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Pubblicato il 06/10/2018

CASO SCIERI: SOPRALLUOGHI ALLA GAMERRA. SI CERCAVA ANCHE IL TAVOLO DOVE CADDE EMANUELE

PISA Per la seconda volta in quindici giorni, unità della Polizia scientifica hanno effettuato un sopralluogo all’ interno della caserma Gamerra per riprendere il luoghi dove 19 anni orsono morì l’aspirante allievo paracadutista Emanuele Scieri.
Da mezzogiorno alle tre e mezzo del pomeriggio all’interno della Gamerra sono tornati il magistrato titolare dell’inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri, il dottor Sisto Restuccia, i legali dell’indagato (ai domiciliari dal primo agosto) Alessandro Panella, gli avvocati Tiziana Mannocci e Marco Meoli; quelli degli altri due indagati Andrea Antico (presente anche al sopralluogo di ieri) e Luigi Zabara.
Una particolrae attenzione è stata prestata ai luoghi dove Emanuele parlò con Stefano Viberti, l’ultimo ad averlo visto vivo. Foto e filmati sono stati fatti anche alla la scala da cui nEmanuele cadde , o fu fatto cadere, il 13 agosto 1999. Il corpo venne ritrovato sotto un tavolo alle due circa del 16 agosto.L’area fu ripulita e sgomberata ed il tavolo fu conferito in discarica, perchè non più utile alle indagini. Dopo 19 anni alcuni giornali hanno titolato maliziosamente “distrutte le prove del tavolo”. Lasciamo giudicare ai lettori la malafede di chi voleva insinuare un occultamento volontario di elementi utili alle indagini ( si pensava che si potessero trovare impronte digitali dell’epoca).
Secondo l’accusa i tre indagati avrebbero molestato Lele, 26 anni, laureato in legge, di Siracusa, il giorno stesso in cui arrivò in caserma, il 13 agosto.La sera sarebbe stato picchiato e poi costretto a salire sulla scala di asciugatura dei paracadute. Qualcuno con gli scarponi gli avrebbe fatto pressione sulle nocche delle dita fino a farlo cadere da un’altezza di una decina di metri. Quindi il corpo venne coperto da un tavolo . La morte , dicono i periti, sopraggiunse dopo un’agonia di alcune ore.



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