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Pubblicato il 15/06/2017

15 GIUGNO 1987 : IL CARABINIERE PARACADUTISTA ANTONIO CIVININI UCCISO MENTRE FERMA UN DELINQUENTE CHE SPARA ALL’IMPAZZATA

Il 15 giugno del 1987 Antonino Civinini fu ucciso a Vibo Valentia dove prestava servizio come carabiniere. Aveva solo 28 anni. Quel giorno si votava per rinnovare il Parlamento italiano. Alle 21 e 30 tre colpi di pistola risuonarono in mezzo alla gente. Due carabinieri intervengono contro chi sta sparando. Civinini rimase ucciso ed il giovane collega Cataldo Di Bari, 21 anni, fu ferito ad una gamba. L

Antonino Civinini era del “Tuscania”. Appena tornato dal Libano, aveva chiesto e ottenuto di avvicinarsi a casa per essere più vicino ai suoi anziani genitori che vivevano a Palermo. Il suo comandante lo descrive come infaticabile, indistruttibile, sempre pronto e sempre primo nei momenti più difficili. “Avendolo conosciuto assai bene, sono certo che quella sera di trenta anni fa Antonino Civinini non ha esitato neanche un istante – racconta colonnello Francesco Ferace -. Era stanco, eravamo tutti provati duramente dai due giorni ininterrotti di perlustrazione in Aspromonte dove cercava Marco Fiora, un bimbo di otto anni sequestrato a Torino da una cosca dell’ndrangheta. Visto il pericolo grave non ci ha pensato due volte. Si è lanciato per bloccare quella moto ape e fermare quel pazzo. Ed è stato ucciso”. Oggi, i suoi compagni d’arma lo hanno ricordato e onorano.

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