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Pubblicato il 21/11/2016

27 MILITARI ITALIANI IN ANTARTIDE PER LA XXXII CAMPAGNA ESTIVA ANTARTICA

Sono 27 i militari che partecipano alla XXXII Campagna Antartica estiva 2016-2017 del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), che vede la riapertura della base italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terra Nova, dopo il lungo periodo di chiusura per l’inverno antartico.

In questa Campagna saranno impegnati militari italiani di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, nell’ambito delle competenze specifiche della forza armata d’appartenenza. Nello specifico, 11 militari dell’Esercito, 4 della Marina Militare, 11 dell’Aeronautica e 1 dell’Arma dei Carabinieri.

Rimarranno in Antartide per 4 mesi. “Il nostro ruolo non è di per sé militare. La funzione degli uomini delle forze armate garantisce la sicurezza e la riuscita della missione. La nostra specificità viene utilizzata da oltre 30 anni a supporto del funzionamento e della sicurezza della spedizione“, spiega il Tenente Colonnello Christian Ajello del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica e Comandante dei militari italiani presenti in Antartide in supporto alla XXXII Spedizione.

I militari partecipano alle spedizioni dal 1985 e anche quest’anno supporteranno i tecnici e ricercatori selezionati dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile). La Spedizione del PNRA è finanziata dal MIUR secondo gli indirizzi strategici della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA) e le attività di ricerca sono coordinate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’Esercito parteciperà alla missione fornendo personale medico, guide alpine, incursori, meccanici e ufficiali piloti di elicottero che saranno impiegati nella sala operativa della base Mario Zucchelli.

La Marina Militare ha inviato un nocchiere, un motorista navale e due palombari, che saranno i responsabili delle attività subacquee che si svolgeranno in mare aperto o sotto il ghiaccio.

I meteorologi dell’Aeronautica Militare forniscono le previsioni del tempo durante tutta la spedizione, per consentire agli operatori di agire in sicurezza in un territorio isolato ed a condizioni estreme. Un gruppo di operatori AM, coordinati da un ufficiale geotecnico, contribuisce alle attività di realizzazione dell’aviopista a Boulder Clay.

L’Arma dei Carabinieri partecipa con un militare che fornirà supporto alle operazioni marittime e terrestri.

La Campagna si sviluppa in condizioni ambientali particolarmente complesse; presso la Stazione costiera Mario Zucchelli, si registrano temperature medie tra 0°C e -35°C ed è necessario adattarsi a 24 ore di luce al giorno per tutto il periodo. “La vita nella base si sviluppa su sette giorni, senza pausa. Non ci sono sabati né domeniche – spiega il comandante – La giornata inizia presto. Colazione tra le sette e le otto e poi ognuno al suo lavoro. Pranzo e cena con cucina italiana di grande livello. Nella base c’è un giovane cuoco siciliano molto bravo“. I viveri vengono conservati in una grotta specifica “che è un freezer naturale dove il cuoco si reca ogni giorno della settimana per ‘fare la spesa’, e scegliere i cibi“, racconta Ajello. L’acqua invece, viene presa dal mare e desalinizzata con una pompa specifica. “Il problema è che bisogna forare due metri e mezzo di ghiaccio e quest’anno il ghiaccio era molto più spesso e abbiamo impiegato più tempo“. I militari, insieme ai civili che partecipano alla missione, passeranno anche le festività natalizie in Antartide ma non rinunceranno “al cenone né al pranzo di Natale. La cucina lavora più del solito e sarà una giornata libera anche se la sala operativa rimarrà sempre in funzione“. Non sono previste funzioni religiose ma “c’è una madonnina tra le rocce e le persone più fedeli organizzano una piccola processione di preghiera“. Rispetto alle missioni precedenti, per comunicare con le famiglie in Italia è possibile usare Whatsapp anche se “la connessione è piuttosto lenta e dobbiamo collegarci con parsimonia“.

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