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Pubblicato il 26/04/2018

RASSEGNA STAMPA: SIENA VUOLE BENE AI SUOI PARACADUTISTI

I parà in Campo per la sicurezza .

SIENA


CRONACA SIENA pag. 4

I parà in Campo per la sicurezza .

La Folgore resta a presidiare anche il Duomo. Firmata l’intesa
di LAURA VALDESI BRAVI a farsi amare dai senesi. Che li hanno quasi adottati. Apprezzano la presenza dei baschi amaranto. Qualcuno spesso si avvicina loro e chiede se, magari, vogliono un caffè dopo tante ore di sorveglianza in Piazza del Campo e al Duomo. In fondo sono lì per garantire che la vita della città scorra con i ritmi di sempre, nonostante la minaccia del terrorismo internazionale da cui oggi nessun angolo del pianeta può dirsi immune. E POI ai parà della «Folgore» i senesi sono da sempre affezionati. Anche se spesso partono per missioni lontane e impegnative. L’ultima ha impegnato in Libia il 186° da settembre 2016 all’agosto scorso, nell’ambito dell’Operazione «Ippocrate». «Ma quella ‘Strade sicure’ non è di minore rilievo per la comunità: consente alle persone di vivere in maniera più serena grazie alla sinergia dell’esercito con le forze dell’ordine», mette subito le mani avanti il colonnello Michele Fraterrigo, che guida il Reggimento a Siena. E coordina il Raggruppamento Toscana per quanto attiene appunto a «Strade sicure». HA RAGIONE, il colonnello. All’inizio, quando nell’ottobre scorso ci fu il debutto delle pattuglie dei parà con un mezzo militare davanti a Palazzo Pubblico e al Duomo, nessuno battè ciglio. Anzi. Sono diventate punto di riferimento. Vedere i militari che sorvegliavano la situazione infondeva fiducia. Occhi in più, oltre a quelli di carabinieri, finanza, polizia e vigili urbani, che garantivano lo svolgimento degli eventi e lo scorrere delle tradizioni che sono il sale della città. Si sentivano rassicurati anche i visitatori che a migliaia e migliaia arrivano a Siena. Una prova? Ieri mattina, quando il questore Maurizio Piccolotti e il colonnello Fraterrigo si sono recati a salutare la pattuglia davanti alla prefettura, alcuni giapponesi si sono avvicinati per chiedere informazioni. E certo i parà non si sono tirati indietro. SONO STATI addestrati, sia sotto il profilo teorico che pratico, al nuovo ruolo di agenti di pubblica sicurezza molto speciali. In grado di garantire una pronta risposta operativa alle varie attivazioni e sempre adeguata alle circostanze. Così la sperimentazione di sei mesi, da ottobre ad oggi, del servizio di cui il questore è timoniere, è stata rinnovata per un altro anno. La firma delle ‘consegne’ ieri mattina in via del Castoro. «Una stretta di mano forte, che non è certo di facciata», il commento di Piccolotti accogliendo il comandante dei parà e una piccola delegazione di baschi amaranto. «Un protocollo che ribadisce l’importanza della coesione e della vicinanza con le forze dell’ordine che vede appunto nell’Operazione Strade sicure l’espressione della massima sinergia», aggiunge Fraterrigo. I controlli avverrano in forma statica, monitorando Piazza del Campo e Duomo. «E rispondono anche ad un’esigenza della popolazione che chiede sempre maggiore sicurezza», gli fa eco Piccolotti

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