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Pubblicato il 16/01/2018

FORZE ARMATE ITALIANE IN NIGER: NON SARA’ LA FOLGORE LA PRIMA A PARTIRE

PARMA- Fonti attendibili ci dicono che non sarà la Folgore a partire per prima per il Niger per due motivi: il primo è la presenza di una aliquota consistente di Paracadutisti in Libano ( 183mo, Savoia ) e in Kosovo ( 185mo art par) con impegni di personale anche in Patria ( strade sicure) e il secondo deriva dal fatto che la Folgore quest’anno non è “forza di pronto impiego”.
Nel frattempo il Niger “bolle” proprio nell’area dove ci saranno soldati italiani: in ottobre 2017 un distaccamento di forze speciali americane vicino al confine con il Mali è stato attaccato da affiliati isis ,uccidendone quattro. I militari italiani vanno in Niger come addestratori; la spedizione sarà ovviamente composta anche di forze speciali che dovranno occuparsi della “bolla di sicurezza”-
Il Cos francese (Commandement des opérations spéciales, la direzione delle forze speciali francesi) alimenta i suoi team sul terreno con aviorifornimenti notturni e prescrive comportamenti tipici della infiltrazione oltre le linee. Un atteggiamento combattente e non addestrativo.
I contingenti di America e Germania contano quasi mille uomini ciascuno, quattromila sono i francesi.
Le Figaro ha pubblicato il reportage di un suo giornalista che è stato aggregato con incursori francesi della missione Sabre, nel Sahel. Sono ormai quattro anni che quella missione dà la caccia ai capi dei guerriglieri fedeli ad al Qaida e in alcuni casi allo Stato islamico. La Sabre è inserita nella “operazione Barkhane”, che impiega quattro reggimenti il cui quartier generaleè in Mali .Le cronache riferiscono che proprio la Sabre ha eliminato quindici comandanti della guerriglia islamista da loro definiti come obbiettivi importanti.

Sabre è -quindi- un’operazione antiterrorismo, e- dicono i francesi- non è stata partorita per contrastare l’influenza cinese oppure difendere le miniere d’uranio. C’è totale anarchia nella regione tra Burkina Faso, Niger, Libia e gli altri paesi del Sahel . Le milizie seguono lo stesso programma militare e ideologico dello Stato islamico. Il Sahel , quindi,è l’equivalente africano delle zone frontaliere del Pakistan, che un’azione di sorveglianza permanente. La fazione che a ottobre ha ucciso gli americani rivendica un’affiliazione diretta allo Stato islamico, che nel frattempo si riorganizza nel sud della Libia dopo essere stato sconfitto sulla costa. Un prigioniero del gruppo interrogato due settimane fa ha parlato di un campo di raccolta dei combattenti vicino al confine meridionale, che è quello dove i militari italiani saranno chiamati a esercitare la loro attività di controllo.
Ecco perchè in Niger sarebbe meglio essere assai più numerosi.

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