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Pubblicato il 14/05/2018

LA ASPIRANTE CAPO DELLA CIA: NON USERO’ INTERROGATORI E MEZZI IMMORALI

Gina Haspel, candidata a diventare il direttore della Cia, ha tranquillizato il Congresso, il 9 Maggio scorso: «Non ricomincerò, in alcuna circostanza, un programma di interrogatori alla Cia, e non consentirò attività che sono immorali, anche se tecnicamente legali». Ha confermato che non accetterà di attuare richieste non etiche da parte del presidente Trump, anche se ha rifiutato di esprimere un giudizio negativo sulle operazioni condotte dopo gli attacchi dell’11 settembre, per difendere se stessa e la reputazione dei suoi colleghi.

Haspel è da 33 anni alla Cia. Trump vuole che prenda il posto di Mike Pompeo, diventato segretario di Stato. H amolta esperienza ed è stimata da tutti i colleghi di ogni “informata” polituca. Nel 2002 aveva gestito un «black hole» in Thailandia, una delle prigioni segrete in cui venivano interrogati e torturati i terroristi di Al Qaeda, inclusa la mente degli attacchi dell’11 settembre Khalid Sheik Mohammed.
Nel 2005 come capo di gabinetto del direttore delle operazioni clandestine Josè Rodriguez, aveva ordinato la distruzione di 92 cassette dove erano registrati gli interrogatori di un detenuto. Per questo motivo i democratici sono contrari alla sua nomina,
Quando i senatori Burr e Warner le hanno chiesto cosa pensa oggi dei sistemi di interrogatorio usati dopo l’11 settembre, ha risposto in maniera ferma: «Non li permetterò, in alcuna circostanza». Questa posizione l’ha basata sul fatto che, nel frattempo, gli Usa hanno vietato simili pratiche, consentendo solo gli interrogatori permessi dal manuale delle forze armate, e sul fatto che «la Cia non era e non è attrezzata a condurli». Inoltre, ha difeso la distruzione dei video, perché «serviva a proteggere l’identità e l’incolumità degli agenti ripresi». Afferma di condividere i valori american , ma non ha risposto a chi le chiedeva se considerasse morali quegli interrogatori: «Abbiamo usato gli strumenti legali a nostra disposizione, per ottenere informazioni che hanno protetto l’America».

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