ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 07/03/2011

ADDESTRAMENTO SULLE DOLOMITI


nota della Redazione:

A causa dei noti fatti accaduti in Afganistan,di comune accordo con gli autori abbiamo ritardato la pubblicazione del servizio su un addestramento di un gruppo di Paracadutisti del nord.

di Francesco Saoner e Mario Locatelli
foto degli autori

Treviso-26-27 Febbraio -Il tempo è splendido nil giorno in cui ci siamo dati appuntamento al npunto di raccolta: un impianto sportivo di Cortina.E’ il giorno del RAID che arriva dopo alcuni accurati sopralluoghi. Ci troviamo con gli amici di Verbania, Lecco e Milano, quest’ultimo con la figlia 17enne.
Si riorganizzano gli zaini e ci incamminiamo per malga Ra Stua, punto di partenza del parco delle dolomiti di Sexsto e Braies.
Siamo in 9. Si sale tra boschi e distese di neve immacolata fino a quota 2160m e si fa tappa alla malga Sennes.
Le prime 4 ore di marcia sono passate velocemente e il peso degli zaini ancora non si è fatto sentire. Dopo una breve pausa si riparte per il rifugio Pederu’ a Q 1500mt in 2 ore, attraverso una ripida discesa. Durante questo tragitto abbiamo attravcersato un bellissimo borgo alpino adibito a riparo estivo per il bestiame.

Ci sembra di essere all’interno di quelle belle foto che si vedono nei libri o nelle cartoline illustrate. Dal rifugio Pederu’ si deve risalire a Q 2060mt dove pernotteremo nelle vicinanze del rifugio Fanes.

Mancano ancora quasi 7 km e Mario propone una marcia forzata stile raid. Bisogna affrettarsi l’oscurita’ calera’ presto e bisogna organizzare le trune.Organizziamo le trune a lume di torcia.
Il materiale che alcuni di noi avevano usato durante le missioni ad EL ALAMEIN come i vanghetti e le torce da tenere in testa fanno anche qui il loro dovere. La coppia formata da Alberto e Mario riesce ad scavare la migliore truna, ma da un geometra e un architetto, era scontato! Alle 20.00 prendiamo un pasto caldo alla malga e programmiamo sulla cartina l’indomani.Per finire si canta tutti assieme le nostre canzoni e si conclude con un forte Folgore che avra’ di sicuro svegliato qualche ospite. Il termometro è a 10 gradi sottozero, ma pensiamo ai nostri alpini sul Don e in Albania o qui su queste vette durante la prima guerra mondiale.Loro non avevano le atrezzature moderne che abbiamo noi e che ti fanno sentire come se dormissi nel tuo letto di casa.Il mattino ci accoglie con una forte nevoicata. Ci mettiamo in marcia verso il monte Limo a 2200mt.
In vetta abbiamo dispiegato la nostra bandiera e fatto un minuto di raccoglimento per i nostri caduti. Di seguito la preghiera del paracadutistan e un pensiero di buon auspicio per la Brigata in partenza per l’Afganistan. Il cammino è tutto in discesa e anche se molto lungo ci portera’ direttamente al parcheggio che abbiamo lasciato il giorno precedente. All’una siamo arrivati, felici di aver fatto la conoscenza di persone che condividono gli stessi ideali, lo stesso amor di patria e il piacere di misurarsi in una iniziativa impegnativa in un ambiente così severo. A tutto il gruppo va il mio apprezzamento e il saluto con un fortissimo FOLGORE.



sotto: l’organizzatore Francesco Saoner (Treviso),a sinistra, e Mario Locatelli (Lecco). Ci hanno inviato foto e cronaca consentendoci di invidiarli per ciò che hanno fatto

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