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Pubblicato il 03/09/2015

AREZZO: RICORDATI DUE PARACADUTISTI UCCISI IL 2 SETTEMBRE DEL 1944

AREZZO- Oggi in località Monte Pomponi nel Comune di Pratovecchio Stia c’è stata una cerimonia di commemorazione, presso il cippo situato sull’altura che sovrasta il paese di Pratovecchio, del Tenente Paracadutista Eldo Capanna e del Sergente Otello Boccherini. La cerimonia è stata presenziata da un picchetto armato di Paracadutisti della Folgore, dalla vedova e la figlia del Tenente Capanna e dai familiari del Sergente Boccherini, nonché dalle autorità civili e religiose del luogo e da una delegazione dell’ANPDI di Arezzo. Il Tenente Capanna e il Sergente Boccherini, decorati di medaglia d’oro alla memoria, furono trucidati dal fuoco di una mitragliatrice tedesca il 2 settembre del 1944.

La storia
Eldo Capanna era nato ad Anzio (Roma) nel 1917. Frequentava il corso di lettere e filosofia all’Università di Roma quando fu arrestato dalla polizia per propaganda antifascista. Nell’agosto del 1939 fu processato e condannato. Scontata la pena, fu ammesso alla Scuola allievi ufficiali e, con l’82° Reggimento fanteria “Torino”, partecipò alle operazioni di guerra sul fronte occidentale. Dopo l’armistizio prese parte alla guerra di liberazione nel “I Reparto speciale autonomo” che operava alle dipendenze di un’unità canadese prima e di una inglese poi. Il 2 settembre ’44, durante una rischiosa azione esplorativa, compiuta in Casentino da Capanna con un pugno di uomini oltre le linee tedesche, il gruppo entrò in contatto con il nemico sull’altura di Monte Pomponi, nei pressi della strada per il Passo della Consuma. Per non abbandonare il suo sottufficiale Otello Boccherini, rimasto ferito, Capanna fu catturato dai tedeschi. Sottoposto a tortura, l’ufficiale rifiutò di dare informazioni e fu trucidato a colpi di pugnale e di bastone.
Otello Boccherini era invece nato a Roma nel 1918, ed era un Sergente del Genio che dopo l’8 settembre 1943 partecipò alla Guerra di liberazione entrando a far parte dello “Squadrone di Ricognizione F”, inquadrato nell’VIII Armata britannica. Nello scontro Pomponi rimase ferito, venne catturato ma quantunque sottoposto a tortura si rifiutò di fornire al nemico qualsiasi informazione. I tedeschi lo uccisero a bastonate con il suo comandante, Eldo Capanna, che non aveva voluto abbandonarlo quando era stato colpito. Ad Otello Boccherini è stata intitolata una piazza di Roma

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