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Pubblicato il 01/10/2020

AVES- I PILOTI DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO NON HANNO RICONOSCIMENTO UFFICIALE ENAC. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Onorevole Battilocchio Forza Italia

“Al ministro della Difesa, al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

Per sapere, premesso che:

si può definire pilota di aeromobile chi è il titolare di una licenza aeronautica che consente di pilotare velivoli in base alle qualifiche di cui è in possesso (abilitazioni). Esistono diverse tipologie di licenza: pilota privato (Ppl), pilota commerciale (Cpl) pilota di linea (Atpl). In considerazione della licenza conseguita è possibile svolgere l’attività di pilota come professione (licenza di pilota di linea di aereo o elicottero, licenza di pilota commerciale di velivolo o elicottero) o a scopo ricreativo/sportivo (licenza di pilota privato di velivolo o elicottero, licenza di aliante, licenza di aerostato);

in mancanza di una delle licenze riportate al punto precedente nessun individuo è autorizzato al pilotaggio di aeromobili sul territorio nazionale e tantomeno in voli transfrontalieri;

l’Aeronautica militare riconosce, grazie ad un accordo tecnico stipulato con Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del regolamento (Ue) 1178/2011, la licenza di pilota commerciale (Cpl) a tutti i piloti appartenenti alla propria Forza armata, con il duplice risultato di autorizzare il proprio personale ad effettuare i voli interni ed esterni ai confini nazionali e permettere il conseguimento della licenza Atpl con una integrazione di addestramento teorico nel caso in cui i suddetti piloti fossero congedati per vari motivi;

in base alle disposizioni relative al citato regolamento (Ue) 1178/2011, la Marina militare ha raggiunto un accordo, alla stessa stregua dell’Aeronautica militare, che prevede l’attribuzione di crediti per il riconoscimento in ambito civile delle licenze di volo dei propri piloti da parte dell’Enac;

quanto descritto per le Forze armate Marina ed Aeronautica non trova soluzione paritetica per l’Esercito italiano, facendo de facto volare i piloti dell’aviazione dell’Esercito (Aves) senza un vero e proprio riconoscimento da parte dell’Enac e per questo secondo l’interrogante in modo irregolare–:

se il Governo sia a conoscenza della situazione relativa a quanto descritto in premessa e se non ritenga opportuno porre in essere le iniziative necessarie a colmare l’insussistenza del riconoscimento formale delle licenze autorizzative al volo per i piloti dell’Esercito italiano, così come già in essere per i paritetici colleghi delle altre Forze armate”. (4-06890)

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