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Pubblicato il 09/07/2021

DEDICATO AI PARACADUTISTI DEL NEMBO : “FILOTTRANO TU SEI LA MIA PATRIA”

“FILOTTRANO TU SEI LA MIA PATRIA”

Il titolo di questo elaborato è dedicato al canto con il quale i Paracadutisti della Divisione Nembo
accompagnarono il loro vittorioso assalto alla “roccaforte “ di Filottrano 77 anni orsono. Quel canto
è sulle note di “Monte Grappa tu sei la mia Patria” che risuonò sull’Altopiano di Asiago nei giorni
decisivi della Prima Guerra Mondiale.
La vittoria della Nembo fu onorata da ben 131 caduti e oltre 280 feriti risultando lo scontro più
cruento dell’intera campagna per la liberazione , Montelungo compreso.
I nomi dei caduti sono scolpiti sulle lapidi poste nell’androne dello splendido Palazzo Comunale della città,
che è opera della Scuola del Bramante.
Nei ranghi della Divisione operarono alcuni veterani della Folgore di El Alamein,tra i quali : il Ten. Col. Izzo,
il Magg. Valletti Borgnini ,il Cap. Lucchi,il Sten.Putaturo,il Mar.Pistillo,il Serg.Magg. Cordedda.
La Nembo ,inquadrata nel Corpo Italino di Liberazione (CIL) alle dipendenze del Corpo Polacco affrontò,ai
primi di giugno 1944,un’avanzata di oltre 100 km,alternando movimenti e combattimenti per oltre un mese,
dal fiume Sangro a Chieti ,l’aquila,Teramo.scoli Piceno,Macerata,fino al grande appuntamento di Filottrano
che costituì indispensabile premessa per la conquista dell’obiettivo strategico,il porto di Ancona ,da
utilizzare per il successivo attacco alla linea Gotica.
All’avanzata partecipò il nuovo rgt di Artiglieria Nembo ,al Comando del Col. Giaccone su 3 Gruppi da 75/27,
da 100/22 e da 20 mm contraereo dando indiscutibili prove di valore e precedendo in qualche caso la
progressione in qualche caso la progressione delle unità di Arma Base.
Il Suo Cappellano Militare ,don Romano Frego,cadde nell’attacco a Filottrano mentre si occupava dei feriti e
dei caduti ,sotto il fuoco nemico.Egli non fu decorato ,come tutti gli Artiglieri del 184° Rgt. Che per desiderio
del loro Comandante riservarono ogni decorazione alla Bandiera.
L’avanzata della Nembo merita alcune considerazioni.Il terreno montano-collinare e la calura estiva poneva
problemi di base cui si sommava la grave carenza di trasporti .Ne derivavano: il sovracarico di pesi,inclusi i
mortai ,le mitragliatrici e quant’altro ,sulle spalle dei Paracadutisti e l’impossibilità di incalzare l’avversario
che aveva il tempo di organizzare ostacoli e interruzioni utilizzando esplosivi,mine e trappole.


Talvolta ,specie a Filottrano ,i Paracadutisti passavano dal movimento all’attacco senza disporre di un
minimo di sosta per “riconoscere” il terreno e farsi un’idea dello schieramento avversario.La profondità
del dispositivo raggiunse perfino 170 Km.
Si aggiungono : la indisponibilità di mezzi corazzati ,ovviata in minima parte dai carri polacchi che furono,
al momento del dunque , vittime delle mine e delle Artiglierie controcarro dei tedeschi ;la modesta qualità
e quantità delle nostre armi controcarro,l’assenza di sostegno aereo che indusse agli Alleati nel momento
più critico a offrire il bombardamento di Filottrano che rifiutato dal Gen. Morigi per evitare le conseguenze
sulla popolazione civile.

 

FASI DELLA BATTAGLIA(8-9 luglio)
Ore 0700 – Inizio della preparazione di Artiglieria
Ore 0730 – Inizio dell’avanzata per l’attacco
Ore 1100 – I Reparti avanzati raggiungono l’abitato e si battono casa per casa
Ore 1200 – Gli Esploratori,i Guastatori e la 45^ Cp del XV Btg conquistano l’Ospedale
Ore 1400-1600 i Tedeschi conducono una serie di contrattacchi con il sostegno di mezzi corazzati mentre
i Paracadutisti mantengono le posizioni sull’Ospedale.
Ore 1700 -I Paracadutisti riprendono gli attacchi impiegando tutte le riserve e ristabilendo il contatto con
i propri difensori dell’Ospedale.
Ore 1930 – I Tedeschi ricevono l’ordine di ripiegamento che viene attuato all’imbrunire (ore 2100)
Ore 2200 – Anche i Paracadutisti abbandonano l’Ospedale per rifornirsi e prepararsi alla ripresa dell’attacco
Mattino del 9 luglio – La nembo entra in città(in testa gli Esploratori del XIII Btg,che issano il tricolore sulla
torre dell’acquedotto ,seguiti dal XIV Btg poi dal resto della Grande Unità).Le artiglierie
Tedesche si accaniscono contro la bandiera riuscendo a farla cadere.Un cittadino
di Filottrano che volle mantenere l’incognito si arrampicò sulla torre e rialzo
definitivamete il Sacro Vessillo sulla città ormai libera.


DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Magg. KLINK Comandante delle Forze Tedesche in Difesa
La battaglia di Filottrano è stata per noi uno dei più tremendi episodi di guerra.Il nemico ci ha assalito
con furia indiavolata e senza soste,con tale agilità da metterci in perenne difficoltà. Quando una staffetta
mi porto l’ordine di ritirata tirammo tutti un sospiro di sollievo.

Col. PERKOWICZ Ufficiale di collegamento Polacco
Avanzavo insieme ai Paracadutisti della Nembo più preoccupati della Mia sicurezza che della propria .
Ferito da una scheggia al fondo schiena fui medicato dal Col. Quaroni,Comandante del 183° Rgt .Par..
Considererò questo giorno della mia permanenza tra i magnifici ragazzi della libera Italia tra i più belli della
Mia vita.

Gen. MORIGI Comandante della NEMBO
Ogni Paracadutista ritrovò intorno alla sua anima il motto della Divisione : IL CUORE DI RINCALZO.
Fu un alternarsi di attacchi e contrattacchi . Durante la notte i Tedeschi,fortemente provati e incapaci di
resistere a un nuovo assalto ,ripiegarono e al mattino il Tricolore garriva vittorioso sulla città ormai libera
mentre la popolazione gioiosa ci abbracciava con le lacrime agli occhi.
ORA E SEMPRE ,NEMBOOO!

Gen. UTILI Comandante del Corpo Italiano di Liberazione (CIL)
Se a Filottrano la Nembo,sottoposta a una prova probabilmente troppo dura,si fosse sfasciata sarebbe
intervenuto lo scoraggiamento e dubito che il CIL avrebbe potuto continuare le operazioni.

Gen. LEESE Comandante 8^Armata Britannica al Comandante del CIL
Ho avuto molto piacere che i Suoi uomini hanno brillantemente saputo agire nel duro combattimento
che ha portato alla conquista di Filottrano.

Gen. BERARDI Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano al Comandante del CIL
Voi non sapete ancora quale grandezza di Servizio avete reso all’Italia coi vostri sforzi ininterrotti e col
copioso sangue versato.

LA CITTA DI FILOTTRANO
– Ha curato le tombe di tutti i Caduti sepolti nel cimitero Locale;
– Ha costituito un Museo della battaglia;
– Ha concesso la cittadinanza onoraria ai Veterani;
– Ha dedicato un monumento alla Nembo;
– Ha intitolato un parco pubblico al Gen.Morigi;
– Rievoca annualmente l’evento coinvolgendo Autorità,Forze Armate,Delegazioni estere, Scuole e
Popolazione;
– Ha pagato con il sangue di molti cittadini la Sua partecipazione alla lotta.

I POLACCHI

Hanno contribuito alla battaglia assicurando un concorso di azioni,di fuoco,di logistica con un elevato
tributo di vite umane,testimoniato dal loro Cimitero di Guerra di Loreto,a conferma di una storica amicizia
tra i nostri due popoli.

CONCLUSIONE

Dopo Filottrano ,gli Alleati non esitarono ad autorizzare e sostenere la costituzione e l’approntamento
di 6° Gruppi di Combattimento Italiani per la partecipazione alla fase conclusiva della Lotta per la Libertà.

Livorno,8 luglio 2021

Par. Giovanni GIOSTRA
Par. Giacomo DESSENA

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