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Pubblicato il 30/03/2024

DIEN BIEN PHU- TORNANO A CASA SEI CORPI DI SOLDATI FRANCESI MORTI IN BATTAGLIA -TRE SONO PARACADUTISTI

recensione di Antonello Gallisai


2.300 soldati francesi persero la vita nella battaglia di Diên Bien Phu.
80000 caduti in nove anni



Sei corpi di soldati francesi morti quasi 70 anni fa nella sanguinosa battaglia di Diên Bien Phu , durante la guerra d’Indocina, saranno rimpatriati in Francia. Le autorità vietnamite hanno dato la loro autorizzazione , aprendo così la strada ad un rimpatrio che avrà luogo nei prossimi giorni “precisa il Ministero delle Forze Armate in un comunicato stampa pubblicato ieri”.

Tra i corpi dei militari da rimpatriare per adesso é stato possibile identificarne il reparto solo di cinque. Su due dei resti sono state trovate le insegne del reggimento e si è stabilito che questi corpi erano quelli di ufficiali del 4° Reggimento Tirailleurs.

I Tre paracadutisti sono stati identificati anche grazie al distintivo sul berretto. L’ultimo soldato per il momento resta sconosciuto. Inoltre, solo i resti di uno dei paracadutisti sono accompagnati dalla sua targa identificativa. Resta da scoprire i nomi degli altri cinque soldati.


“All’arrivo dei resti in Francia, l’Ufficio nazionale dei combattenti e delle vittime della guerra sarà incaricato di effettuare analisi antropo-archeologiche per consentire l’eventuale identificazione dei resti”, precisa il Ministero delle Forze Armate. “In caso di identificazione, le famiglie che lo desiderano potranno ottenere la restituzione dei corpi, oppure optare per la sepoltura nella necropoli nazionale, a Fréjus.

“Durante i nove anni della guerra in Indocina, 80.000 dei nostri soldati, marinai e aviatori sono rimasti uccisi in combattimento. Ieri come oggi, sul nostro territorio o altrove, è onore della Francia garantire sempre una sepoltura perpetua a coloro che sono morti per questo”, ha risposto Patricia Miralles, segretaria di Stato responsabile dei Veterani e della Memoria
I sei corpi sono stati riesumati martedì, nel corso di una cerimonia alla presenza dell’ambasciatore francese e di rappresentanti delle autorità locali. I resti erano fino ad ora conservati in tre luoghi diversi a Diên Bien Phu.

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