Pubblicato il 01/04/2024
DIFESA, RISERVA E DEFICIT DI ARRUOLAMENTI-PROBLEMA EUROPEO
PARMA- Ci sono sono altri paesi europei che stanno pensando di ripristinare la leva obbligatoria. Dopo quelli scandinavi, il capo dell’Ufficio per la sicurezza nazionale polacco, Jacek Severa, chiede di avviare una discussione sulla reintroduzione della coscrizione obbligatoria per il servizio militare o perchè teme un conflitto. Ha invitato a considerarlo “un servizio civile e statale obbligatorio” e che “essere cittadino non significa partecipare al mercato del lavoro e, in caso di guerra, abbandonare il Paese.” Si riferisce ai tantissimi polacchi che stanno acquistando appartamenti in Spagna per avere un posto dove fuggire in caso di conflitto: numero che è triplicato nel 2023 rispetto al 2022.
Discorso opposto in Inghilterra: il Times inglese riporta che la maggior parte delle persone che vogliono arruolarsi nell’esercito britannico non riescono ad iniziare nemmeno il servizio.
I giovani presentano una domanda, aspettano invano sei mesi senza ricevere risposta, rinunciano e vanno a lavorare. In totale, dal 2014, cioè in dieci anni, 1,1 milioni di persone hanno fatto domanda per prestare servizio nell’esercito britannico. Tre su quattro, come riporta il Times, non solo non hanno raggiunto alcun grado, ma non hanno nemmeno iniziato il servizio.
Inoltre, nel 2023 , delle 137.000 persone che hanno fatto domanda per entrare nell’esercito, nella marina o nell’aeronautica britannica, meno di una su dieci ha completato il servizio per esclusioni dovute a scarse prestazioni oppure per abbandoni precoci motivati da delusione.Recentemente è stato riferito che gli inglesi stavano disarmando le navi da guerra perché non potevano reclutare equipaggi.
In Italia il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che le forze armate italiane devono aumentare il loro numero. Nella stessa dichiarazione ha ventilato la possibilità di arruolare riservisti , consderato che el 2025 l’Esercito si attestarà a 150mila unità
Ma il capo di SMD, ammiraglio Cavo ha avvertito “Abbiamo una grave carenza di personale. 150mila sarebbe inaccettabile. Alla fine sono stati approvati 160mila, ma questo non basta. Con 170mila difficilmente riusciremo a far quadrare i conti”, ha detto parlando al Senato italiano.