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Pubblicato il 03/11/2015

EGITTO: I TERRORISTI AZZERANO IL TURISMO

IL CAIRO -Le vicissitudini politiche di cui il Paese è stato teatro e gli attentati hanno fatto colare a picco il turismo – che rappresentava la seconda voce nel Pil, dopo il canale di Suez. Eventi successivi ne hano determinato lo “spegnimento”: la “rivoluzione” nel 2011, poi il governo islamista e infine, un anno fa, la ripresa di potere dei militari guidati dal generale al Sisi. Da qualche mese si è aperto il fronte in Sinai, contro i terroristi di matrice islamica e quello interno contro i Fratelli Musulmani. Delle 300 navi un tempo in attività sul NIlo, lo scorso maggio ne restavano una decina. I governatori locali hanno ricevuto indicazioni precise dal Cairo: al Sisi punta a rilanciare l’Egitto come meta del turismo internazionale. L’obiettivo è quello di arrivare a 20 milioni di turisti entro il 2020: una cifra ambiziosa se si considera che lo scorso anno i visitatori sono stati in tutto 10 milioni. DA QUATTRO anni il turismo è crollato del 95% a Luxor, il Cairo e Assuan. Se si calcola anche il flusso turistico verso il Mar Rosso, l’affluenza dai Paesi stranieri è diminuita del 54%. Le entrate del turismo sono scese dai 400 milioni di dollari nel 2010 a 16,3 milioni di dollari nel 2014. Da gennaio ad agosto 2015, gli arrivi italiani sono scesi dell’8%; ma a preoccupare il Cairo è stato soprattutto il risultato di agosto, dove la diminuzione è stata dal 40%.

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