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Pubblicato il 24/05/2016

GRAZIANO A PADOVA: SONO ORGOGLIOSO DEI NOSTRI MILITARI

“Il nostro Paese ha tratto molto prestigio dall’impegno e dall’opera dei nostri uomini e delle nostre donne in uniforme ed oggi qui celebriamo la memoria di chi ci ha preceduto ma anche
tutti i nostri militari impegnati su tutti sia in Italia che all’estero per garantire la sicurezza e stabilità interna ed esterna sempre più intimamente connesse.”

Così il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, intervenendo oggi alla manifestazione “L’esercito combatte” a Padova.
Dalle Guerre mondiali ad oggi certamente il tipo di addestramento, la preparazione e le modalità di impiego dei nostri militari sono profondamente cambiati”. ha aggiunto.

“Questa mattina ad Asiago, sull’Orticaia, con il Presidente della Repubblica e con il Ministro della Difesa – ha continuato il Generale Graziano – abbiamo ricordato i militari di leva che 100 anni fa hanno fatto l’Italia, hanno combattuto perché fossimo liberi. Oggi, ad esempio, i nostri militari sono impiegati in Libano e Iraq per l’addestramento delle forze di sicurezza locali insieme ai carabinieri e le nostre forze aeree sono impiegate per il trasporto e la protezione delle vie di comunicazione e la marina garantisce la tutela degli interessi nazionali nel mediterraneo ed è evidente che tutto questo venga fatto per difendere la cultura, per difendere il nostro Paese ma anche per partecipare a questo processo di democrazia e di stabilizzazione del Mondo che richiede sicuramente delle Forze Armate efficienti, dei giovani che abbiano il coraggio e la volontà di affrontare questi sacrifici per il bene degli altri e per la società.”

Rivolgendosi poi ai numerosi giovani presenti il Generale Graziano ha aggiunto “alcune settimane fa ero in Kurdistan e ho incontrato molti giovani curdi addestrati da nostri militari, uomini e donne in armi poco più grandi di voi, hanno scelto questa carriera per proteggere i più deboli e per mandare un messaggio di giustizia. Come 100 anni fa i giovani di leva si sono sacrificati nelle montagne di queste zone per difendere la Patria oggi allo stesso modo i nostri giovani sono impegnati per difendere questi valori nel mondo e a tenere alto il prestigio dell’Italia.”

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