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Pubblicato il 14/10/2020

GUINEA: ASSALTI ALLE NAVI AUMENTATI IL 40%

Vengono attaccate indistintamente piattaforme petrolifere, pescherecci e navi da carico, specialmente quelle refrigerate, con merce di maggior valore.


L’International Maritime Bureau (IMB) ha pubblicato le statistiche degli assalti alle navi nel golfo di Guinea , confermando che sono aumentati del 40% nei primi nove mesi di quest’anno.
Il fenomeno riguarda anche la regione al largo della costa dell’Africa occidentale che ora rappresenta il 95% degli assalti marittimi globali.

Ottanta marittimi sono stati catturati nel Golfo di Guinea, in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2019
Un dato allarmente è che i pirati stanno attaccando in posizioni geograficamente più alte e lontane rispetto a prima, quindi più difficili da controllare.
Un attacco è recentemente avvenuto a ben 95 miglia nautiche dalla costa, il più lontano in mare aperto riportato nella regione, dimostrando che i loro equipaggiamenti e la offensività delle armi stanno progressivamente migliorando. In questo caso appena descritto i pirati hanno preso in ostaggio 13 membri dell’equipaggio,

Gli esperti dicono che la maggior parte degli aggressori proviene dal delta del Niger in Nigeria, ovvero la località che produce la maggior parte del petrolio dal paese, che è anche il più grande esportatore di petrolio dell’Africa. Nonostante questo sono molto ampie le fasce di povertà , disoccupazione e disperazione, creando condizioni favorevoli all’arruolamento-
Nel 2019 erano stati 121 i marinai rapiti, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

Nel 2019 la Nigeria ha promulgato una severa legge autonoma contro la pirateria e ad agosto un tribunale di Port Harcourt ha emesso le prime condanne a lunghe pene detentive ai sensi della legislazione.

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