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Pubblicato il 21/02/2019

I CLANDESTINI DELLA NAVE DICIOTTI CHIEDONO I DANNI A SALVINI

ROMA – E’ stato presentato un atto di citazione contro il ministro Salvini e contro il premier Giuseppe Conte, al tribunale civile di Roma e alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. L’avvocato Alessandro Ferrara, legale del centro Baobab , ha iniziato un’azione di risarcimento danni, con la quale si chiede al giudice “se la restrizione della libertà personale di quanti erano trattenuti sulla nave Diciotti sia stata conforme ai principi fondamentali dell’ordinamento giuridico nazionale, internazionale ed europeo”. I giudici del tribunale civile di Roma prima, quelli della Corte europea dei diritti dell’uomo poi, valuteranno quindi quanto accaduto e se la negazione dello sbarco sia stata legittima o meno.

Il ministro degli Interni ha risposto con una battuta: “Basta prendere in giro gli italiani! La pacchia è finita e i barconi non arrivano più: al massimo gli mandiamo un Bacio Perugina!”

Il commento di Giorgia Meloni41 immigrati della nave Diciotti chiedono un risarcimento al Governo italiano perché non sono stati fatti sbarcare subito. Perché li abbiamo fatti sbarcare, li abbiamo accolti, li stiamo mantenendo ma li dovevamo far sbarcare subito. Un risarcimento che va dai 40 ai 70mila euro a testa. Somme che milioni di italiani non hanno mai visto.

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