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Pubblicato il 24/09/2021

I RANGERS ALPINI MAPPANO L’ALTA VIA DELLA GRANDE GUERRA

Il Giornale di Vicenza
sezione: PROVINCIA data: 24 settembre 2021 – pag: 26

L’OPERA Consegnata in Provincia dal reparto delle forze speciali dell’Esercito

L’Alta via della Grande Guerra mappata dai paracadutisti

Una mappatura completa dell’Alta Via della Grande Guerra sulle Prealpi vicentine. L’ha realizzata il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger reparto delle Forze Speciali dell’Esercito, con sede a Verona, che questi luoghi li conosce bene. La mappatura è stata consegnata al presidente della Provincia Francesco Rucco e al consigliere provinciale delegato Valter Orsi. Si tratta di 120 giga di documenti, la mappatura con sistema gps dell’Alta Via della Grande Guerra e cartine dei luoghi attraversati con “appunti” su zone meritevoli di interventi.


«Conosciamo le montagne vicentine perché è qui che noi ci addestriamo -hanno spiegato gli operatori- ed è per questo che quando siamo venuti a conoscenza del progetto di valorizzazione di questi sentieri, il comandante del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger ha offerto la propria collaborazione». Che si è tradotta in un supporto concreto: due alpini paracadutisti ranger hanno percorso a piedi gli oltre 200 km dell’Alta Via che uniscono i 4 Sacrari Militari vicentini: Pasubio, Cimone, Asiago, Grappa. Sette giorni in cui hanno rilevato con GPS l’intero percorso, riprendendolo anche con una telecamera Go-Pro. Video e foto sono adesso a disposizione dei tecnici del progetto e, una volta sistemati, saranno a servizio degli escursionisti e di tutti coloro che vorranno percorrere i sentieri dell’Alta Via. La mappatura, in particolare, renderà identificabile il percorso attraverso uno smartphone.«La collaborazione con gli alpini paracadutisti è preziosa -ha sottolineato Orsi- per il materiale che ci hanno fornito, ma anche per gli appunti e i suggerimenti. Il progetto prevede infatti interventi lungo tutto il percorso, ma ci sono zone che hanno subito trasformazioni importanti anche dopo l’elaborazione del progetto, a causa del maltempo ad esempio, ed è fondamentale ricevere segnalazioni da chi non solo conosce, ma vive questi luoghi e ha, come noi, interesse perché vengano promossi e valorizzati».Un interesse che per il 4° Reggimento ha radici nella storia. «È un onore -ha commentato Rucco- che sia spettato proprio a loro il compito di percorrere per primi l’Alta Via della Grande Guerra così come l’abbiamo intesa noi, come unione dei luoghi della memoria. Un progetto ambizioso, che esalta anche la bellezza di paesaggi incontaminati»..

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