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Pubblicato il 16/03/2016

IL BENESSERE DEI SOLDATI PASSA ANCHE ATTRAVERSO IL CIBO

Al microfono il generale di brigata Michele Cittadella
Convegno sul cibo dei soldati, inserito nelle manifestazioni dell’Esercito nel dopo EXPO e nel centenario della prima guerra mondiale
Tra i relatori anche il colonnello artigliere paracadutisti Cristiano De Chigi dello SME

Mercoledì 16 Marzo, a Palazzo Cusani a Milano, si è tenuto il convegno “L’evoluzione dell’alimentazione dei soldati: dalla cucina da campo alla razione K”. Promosso dallo Stato Maggiore dell’Esercito.
Ospiti come il generale di Brigata Michele Cittadella. L’Esercito – ha detto il generale Cittadella nell’intervento di apertura- è riuscito quasi sempre a garantire due/tre pasti al giorno a giovani in divisa che, spesso nelle loro famiglie, non riuscivano ad assicurarsi neppure un pasto al giorno. Le condizioni del popolo italiano nel 1915 erano ben diverse dalle odierne.

Moderatore il giornalista Gianluca Rossi e relatori il Brigadiere Generale Sefano Rega, ufficiale Generale del Corpo di Commissariato dell’Esercito, il colonnello Cristiano Maria De Chigi, Capo Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e ad Antonio De Lorenzo, professore ordinario di alimentazione e nutrizione umana presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. E’ intervenuto Stefano Marrone, vicedirettore del TG2 RAI e responsabile della rubrica TG2 “Medicina 33”.

il generale Rega ha osservato che l’esercito austro-ungarico lerse la guerra per assenza di cibo. Il soldato se non si nutre in modo adeguato non combatte bene.
La prima evoluzione del cibo “mobile” è stata la “Razione K”, inventata da Ancel Keys, fisiologo dell’Università del Minnesota, che concentrò in un’unica confezione chiusa e sottovuoto, alimenti per la colazione, per il pranzo e la cena, trasportabili sui campi di battaglia nello zaino al seguito del soldato.

Il colonnello Cristiano Maria Dechigi ha sottolineato come la logistica sia sempre stata essenziale nella vita delle forze armate, sebbene se ne sia poco parlato nei testi ed ha descritto le modalità degli approvvigionamenti degli eserciti, con qualche interesante citazione della logistica delle legioni romane, accennando anche alla funzione del cibo usata come “arma” bellica dai generali nordisti nella guerra di secessione americana.

Il nutrizionista prof. De Lorenzo ha anal.izzato gli stili di vita ( e cibo) degli italiani dal dopoguerra fino ai giorni nostri.

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