CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 16/04/2022

IL CAPORALE POSITANO E’ MORTO PER SCHIACCIAMENTO PROVOCATO DAL “BUFALO”

La versione fornita nell’imminenza dei fatti fu: “Morto in seguito ad una caduta dal mezzo militare Bufalo sul quale il militare era in piedi per via di una manovra, in seguito ad un malore”.

Si sono tenute al tribunale di Roma, il 13 e il 14 aprile, le ultime udienze del processo che dovrà fare luce sulla morte del caporal maggiore capo degli alpini Francesco Saverio Positano, morto in Afghanistan nel 2010.

i Ris che hanno fornito una ricostruzione compatibile con quella che è stata la tesi sostenuta dai Parenti, ovvero di un investimento accidentale durante una manovra , sulla strada tra Shindad ed Herat. Si trattava di percorrere in retromarcia un ponticello e Positano, dopo esser sceso dal mezzo, sarebbe stato investito per errore durante la manovra. Secondo quanto riferito dai tecnici del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, il caporal maggiore sarebbe rimasto incastrato tra la ruota anteriore destra e il braccio sminatore.

Dopo la manovra di retromarcia il mezzo avrebbe avuto un guasto proprio alla ruota anteriore destra. Positano sarebbe sceso dal mezzo per cercare di risolvere il problema, ma mentre stava effettuando la manutenzione alla ruota, il mezzo si sarebbe spento facendo abbassare la carrozzeria verso il suolo (avendo un sollevamento idraulico a motore acceso) che avrebbe intrappolato e schiacciato il cranio di Francesco Positano. A conferma di questa ipotesi ci sarebbero diverse prove, tra cui dei segni sull’elmetto che indossava al momento dell’incidente, sulla tuta mimetica e sul mezzo stesso. Tutto riconducibile a quanto ipotizzato dai Ris.
Proseguirà il 20 p.v., il processo con l’ascolto dei testi.

Leggi anche