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Pubblicato il 04/11/2021

IL COMUNE DI LEGNAGO RENDERA’ OMAGGIO AI CADUTI DEI GUASTATORI PARACADUTISTI CON UNA LAPIDE

L’Arena
sezione: PROVINCIA data: 4 novembre 2021 – pag: 34

LEGNAGO Prelevate le borse dal cestino a una 79enne e a una 72enne

Legnago rende onore ai parà della caserma «Briscese» morti in missione o in servizio

Legnago rende onore ai parà della caserma «Briscese» morti in missione o in servizio. Una targa con incisi i nomi di cinque militari dell’Ottavo Reggimento Genio guastatori paracadutisti «Folgore» deceduti in divisa verrà inaugurata oggi, alle 10.30, all’interno del sacrario ai caduti di piazza San Martino. Lo scoprimento della lapide, realizzata su interessamento della sezione cittadina dell’Associazione nazionale genieri e trasmettitori d’Italia e di PortoBello, avverrà durante la commemorazione del IV Novembre organizzata dal Comune assieme al coordinamento delle associazioni combattentistiche e d’arma cittadine. A causa dell’emergenza Covid non ci sarà la tradizionale sfilata, tuttavia la cerimonia, con tanto di alzabandiera e deposizione di corona d’alloro al monumento ai caduti, non sarà meno significativa. Accanto al sindaco Graziano Lorenzetti, al parroco don Maurizio Guarise, agli esponenti delle forze dell’ordine e militari, saranno presenti pure rappresentanze di studenti degli istituti superiori. Per la «Folgore» interverrà il neo comandante, colonnello Fabio Mariano. Sulla lapide commemorativa sono incisi i nomi di Alessandro Di Lisio e Roberto Marchini, morti negli attentati terroristici in Afghanistan, rispettivamente nel 2009 e nel 2011. Inoltre, sono scolpiti pure i nominativi di Emanuele Pecoraro, Giampiero Di Natale e Giuseppe Scordamaglia. L’idea di inserire la targa nel monumento che ricorda i soldati legnaghesi caduti nelle varie guerre era stata caldeggiata dal compianto Giuseppe Giammarino, presidente della sezione cittadina dell’Anget scomparso nei mesi scorsi. Il sodalizio, oggi guidato da Luigi Zaninetti, ha quindi portato avanti l’iniziativa assieme al Comune, al comando dell’Ottavo Reggimento e alle associazioni d’arma. «I militari ricordati nella targa», evidenziano i responsabili dell’Anget, «hanno partecipato a missioni internazionali e di pace ed alcuni di loro, come Di Lisio e Marchini, purtroppo sono deceduti a seguito di attacchi terroristici». Quindi sottolineano: «Il ricordo dei nostri soldati, i cui nomi sono ancora vivi nella comunità che ha dato loro ospitalità ed il cui reparto è insignito della cittadinanza onoraria, è il principale impegno nostro e di quanti si dedicano con passione all’esercizio della memoria storica. Solo così i giovani possono avere gli strumenti adatti per riflettere sull’inestimabile valore della pace». .

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