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Pubblicato il 12/04/2024

IL GENERALE FIGLUOLO IN AUDIZIONE AL PARLAMENTO: RIPARTE LA ATTIVITA’ ITALIANA IN NIGER

Il Generale Figliuolo in audizione parlamentare conferma la ripresa delle attività. Tra queste c’è l’addestramento a cura della Folgore a favore dei paracadutisti nigerini, per addestrarLI a fronteggiare gli attacchi jihadisti nelle province sul confine con il Mali e il Burkina Faso.



Niamey- Il Generale Figliuolo, in audizione parlamentare l’11 Aprile , ha confermato che è ricominciato l’addestramento delle truppe nigerine da parte degli istruttori italiani e sono ripartite le altre attività per completare alcuni progetti congiunti.
Il Comandante del COVI ha confermato che , nella sua recente visita in Niger, «le autorità nigerine hanno dichiarato il prossimo avvio del processo di democratizzazione con un piano di transizione per il ritorno all’ordine costituzionale»

La posizione strategica del Niger ha suggerito un approccio dialogante cn
la giunta, che in futuro potrebbe tutelare il ruolo dell’Europa nel Sahel. Ha ricordato il generale Figliulo, «l’Italia è l’interlocutore privilegiato del Paese, che continua ad essere il crocevia di tutti i flussi migratori sia dal Sahel sia dal Corno d’Africa. Il Niger è pertanto un’area di prioritario interesse nazionale: per tale motivo, e nella considerazione che un’eventuale uscita delle nazioni occidentali lascerebbe “spazi di manovra” all’allargamento della presenza di altri attori nella regione, come avvenuto in Mali e in Burkina Faso, riteniamo di primaria importanza consolidare la nostra presenza».


I cinesi stanno investendo massicciamente e il governo del Niger ha sottoscritto accordi con Mosca ma trattano pure con Teheran. L’unico paese con cui la giunta non ha interrotto i rapporti è l’Italia, che ha continuato i progetti di cooperazione civile: «Ci è stato riconosciuto questo atteggiamento positivo verso la popolazione ».
Inoltre sarà l’Italia a costruire un centro di medicina aerospaziale, che certificherà i piloti militari e civili del Sahel. I lavori sono in fase avanzata-


E nei giorni scorsi i genieri hanno realizzato la ristrutturazione della Grande Moschea, donando pure alcuni impianti di climatizzazione. La presenza delle nostre forze armate nella regione potrebbe venire più che raddoppiata nei prossimi mesi, arrivando a superare le 500 persone con cinque tra elicotteri e aerei.



Le iniziative europee erano state sospese e grazie alla mediazione italiana è avvenuta una partenza dei comandanti e dei loro staff senza tensioni.

Il Niger è grande quanto Italia, Francia e Spagna messe insieme; ha un indice di povertà impressionante e 24 milioni di abitanti giovani. Ha bisogno di istruzione e beni primari ma ci sono tante risorse: uranio, giacimenti di petrolio non sfruttati, la disponibilità di acqua del fiume Niger. Lì ci sono tantissimi giovani intelligenti con voglia di aprirsi al mondo: possono diventare la classe dirigente per lo sviluppo dell’Africa ».

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