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Pubblicato il 29/06/2016

IL MARESCIALLO DAVIDE SUPPA NON E’ STATO OPERATO. NEL 1986 PERDEVA IL PAPA’ PER UN INCIDENTE DI LANCIO

PARMA- Davide Suppa, il maresciallo istruttore della Folgore che ha urtato in atterraggio uno spettatore durante un lancio in spiaggia a Ravenna, il 26 Giugno, non è stato operato alle vertebre, contrariamente a quanto avevamo scritto.

La situazione della frattura ha consigliato il chirurgo di puntare su una calcificazione e stabilizzazione spontanea piuttosto che lavorare con il bisturi a pochi millimetri dal midollo.

IL MARESCIALLO SUPPA SI SCUSA TELEFONICAMENTE CON VANNI POZZETTO
Nel frattempo il Maresciallo Suppa ha inviato un sms al bagnante da lui colpito in atterraggio , scusandosi e sottolineando come lo “scudo” offerto dal suo corpo abbia evitato danni peggiori al paracadutista Ce lo spiega il papà del 53enne. «Il paracadutista,ha inviato un sms sul cellulare di mio figlio: gli ha chiesto scusa, ma lo ha anche ringraziato visto che il suo corpo gli ha fatto da cuscino nel violento impatto a terra. ‘Sei stato il mio angelo custode’ ha scritto nel messaggio, dopo lo scambio dei numeri di telefono.

UNA DOLOROSA COINCIDENZA: IL PAPA’ ALESSANDRO MORIVA 30 ANNI PRIMA IN UN INCIDENTE DI LANCIO
Nel Giugno del 1986, quando Davide aveva 9 anni, moriva per un incidente di lancio il papà, Capitano della Folgore Alessandro Suppa. Quell’anno, in occasione della ricorrenza del II Battaglione, celebrata il 5 di Giugno, la Brigata aveva organizzato un lancio sull’ area di ardimento Lustrissimi. Un vento improvvisamente forte e la rottura di entrambi i comandi ( evento rarissimo), misero il Capitano Suppa in condizioni di atterrare fuori zona. Dopo l’impatto sul tetto su una casupola che aveva attutito il colpo, il forte vento gli procurava anche un trascinamento che, proiettandolo violentemente a terra, gli fece sbattere la testa contro un grosso sasso. L’ urto violento gli ha cagionato la morte.

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