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Pubblicato il 03/10/2014

IL PIEMONTE CAVALLERIA PASSA ALLA JULIA

. Da mercoledì il reggimento Piemonte cavalleria di Villa Opicinaè alle dipendenze della Brigata alpina Julia.

Come previsto dal progetto di riconfigurazione delle Forze armate, in base al quale in ciascuna brigata di manovra dell’Esercito dovrà esserci una componente di cavalleria, il reparto giuliano è passato sotto il comando di Udine.

Dopo il reggimento Lancieri di Novara di Codroipo, associato alla fine dello scorso anno alla Brigata Ariete di Pordenone, un altro pezzo della Pozzuolo si affranca dunque da piazza Battisti. L’unità si assottiglia, ma per il momento rimane al suo posto e nel pieno della sua operatività.

Il passaggio di consegne formale è avvenuto ieri mattina alla caserma Brunner di Villa Opicina nel corso di una semplice cerimonia militare alla quale hanno partecipato i generali Domenico Pace e Michele Risi, rispettivamente comandanti della Pozzuolo e della Julia. Lo stendardo del reggimento comandato dal colonnello Alessandro Scano è stato salutato martedì dal generale di divisone Flaviano Godio, comandante della Divisione Friuli di stanza a Firenze e già ufficiale del Piemonte Cavalleria e comandante della Pozzuolo.

Alle dipendenze di Gorizia restano ora i reggimenti Genova cavalleria di Palmanova, Lagunari Serenissima di Venezia, Terzo Genio guastatori di Udine e Artiglieria a cavallo di Milano, oltre al Reparto comando e supporti tattici di Gorizia e al Museo storico militare di Palmanova.

Secondo il piano di riconfigurazione delle Forze armate, ciascuna brigata di manovra dovrà avere una componente esplorante, una di fanteria e una di artiglieria. Le combinazioni possono essere varie. L’obiettivo è permettere l’impiego dell’una o dell’altra unità a seconda delle specifiche necessità richieste dal teatro d’operazione, ma l’impianto deve essere quello indicato con le tre funzioni base. ne alla questione

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