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Pubblicato il 28/02/2017

IL PREDATOR VA IN PENSIONE . ARRIVA IL REAPER

Il velivolo MQ1 Predator americano, primo drone armato di missili a partecipare ad azioni di guerra , sta per andare in pensione. Fu impiegato in ex Jugoslavia, Somalia, Iraq, Afghanistan e altre zone calde. Nell’agosto 2011 i Predator americani hanno totalizzato un milione di ore di volo, tra ricognizione e attacco. Il 23 gennaio scorso il presidente Trump ha mandato proprio i Predator ad eliminare due capi di Al Quaeda in Yemen.

Il velivolo si è dimostrato un’arma efficace, ma essendo nato come ricognitore disarmato (ruolo in cui vola anche in Italia in forza alla nostra Aeronautica Militare di stanza ad Amendola) non ha una buona capacità lanciamissili, con i suoi 900 chili di possibilità di carico che consente solo due missili Hellfire. Il MQ9 Reaper ( foto) , destinato a sostituirlo,invece , porta 1800 kg: quattro Hellfire ed un radar molto più sofisticato). La velocità di crociera e raggio d’azione sono rispettivamente 370 km/h e 1.150 miglia all’ora. Il costo per ora di volo è di 4.762 dollari , nonostante il Reaper pesi quasi cinque volte il suo predecessore ( 500 chilogrammi)

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