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Pubblicato il 13/02/2017

IL PRIMO MINISTRO GENTILONI E LA MINISTRA PINOTTI AL LAVORO PER CAMBIARE LE FORZE ARMATE

150 MILA UOMINI ENTRO IL 2024 

PARMA- Il Consiglio dei ministri ha varato il 10 Febbraio un disegno di legge delega al Governo per riorganizzare sia i vertici del ministero, ovvro il modello operativo delle Forze armate, che la formazione e in generale il modello professionale seguendo il percorso tracciato dal Libro bianco della Difesa.

Da tempo il governo preannunciava di voler avviare i provvedimenti del Libro bianco stilato dal capo di SMD e dal Ministero.
In passato, Matteo Renzi aveva altre priorità. Ora il decreto contiene quattro linee-guida: la revisione del sistema dirigenziale, con vertici più snelli; una maggiore integrazione con l’eliminazione di duplicazioni e minori livelli gerarchici; una sostanziale modifica delle proporzioni tra chi è a tempo indeterminato e chi a tempo determinato; un diverso approccio nella politica industriale con più collaborazione tra Difesa, università e ricerca.

Gli Stati maggiori -dice la Ministra- ” saranno più asciutti di oggi”; ci saranno diverse possibilità di carriera per gli ufficiali che avanzeranno di grado più lentamente. Ciascuna arma dovrà cedere qualcosa per eliminare sprechi e sovrapposizioni (alcuni esempi: la manutenzione o la logistica ). Il ministero si pone come obbiettivo il 50% di personale indeterminato e in uguale misura quello determinato , anche se -realisticamente- il primo passo sarà il 60 per cento a tempo indeterminato e un 40 per cento di militari che trascorreranno un po’ di anni in divisa prima di trovare un altro lavoro. Coloro che sono in ferma prefissata potranno transitare in altre amministrazioni (e non solo nelle forze dell’ordine) dove mettere a frutto le professionalità raggiunte. E’ previsto che entro il 2024 il personale si riduca a 150 mila: “Oggi – ha detto il ministro – abbiamo l’82 per cento dei dipendenti della Difesa con contratto a tempo indeterminato e questo produce pesanti effetti sull’invecchiamento del personale che ha un’età media di 38 anni”.

CIVILI ALLA GUIDA DEGI ARMAMENTI
Potrebbe cambiare anche la linea di nomina del Segretario generale della Difesa e Direttore nazionale degli armamenti. Sino ad ogi è stato un ufficiale a quattro stelle come il capo di Stato maggiore della Difesa. I due incarichi saranno divisi: ci sarà un direttore nazionale armamenti e responsabile logistica, che potrà essere assegnato a un civile, possibilità “già prevista nella legge 25 del 1997 di riforma dei vertici” . Inoltre anche i dipendenti civili della Difesa potranno ambire a un vertice apicale legato alla difesa.

La legge di finanziamento sarà sessennale. Il 7 febbraio, dinanzi alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, il ministro aveva ricordato che la spesa per la Difesa in Italia tocca l’1,18 per cento con un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni. “Siamo lontani dal 2 per cento, ma è spesa molto qualificata”.

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