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Pubblicato il 21/03/2017

IL PROGETTO EL ALAMEIN SI ALLEA CON I BEDUINI PER L’ACQUISTO DELL’HIMEIMAT

PARMA- Non è una “bufala”: il SIGGMI sta elaborando una eclatante e “scientifica” azione di salvaguardia fisica di quella parte di deserto. E’ già iniziata una trattativa con i beduini proprietari dell’area, che godono di autonomia dal governo Egiziano e che condividono le nostre preoccupazioni per il progressivo snaturamento dei loro territori, dai quali traggono risorse economiche anche grazie ai turisti.
L’idea è quella di acquistaredai beduini proprietari, i luoghi simbolo della Battaglia: Passo del Cammello, Himeimat e Bab El Qattara. Tutti e tre, se i costi lo consentiranno, oppure uno di essi. In subordine, si potrebbe stipulare un contratto di affitto e di collaborazione. Le famiglie beduine di El Alamein hanno un loro “consiglio” , cui sarà sottoposto entro pochi giorni il piano di salvaguardia dei luoghi della battaglia e di loro valorizzazione turistica.
Il nostro agente sul posto, Samer Jumaa, incontrerà Sabato 28 Gennaio anche il sindaco di El Alamein per alcune proposte di collaborazione turistico-culturale.

Dall’ultimo sopralluogo al Fronte del 19-20 e 21 Gennaio, è emersa una preoccupante urbanizzazione che dovrebbe portare la “nostra” El Alamein a 2 milioni di abitanti ( sono meno di 60mila adesso); la cementificazione litoranea -già asfissiante- è fortemente aumentata ed è in corso anche un parallelo piano di trasformazione agricola di un consistente pezzo di deserto adiacente al centro abitato.

A supporto del piano di espansine, il Governo egiziano ha costruito due autostrade da tre corsie per senso di marcia: la prima parte dal Cairo per collegare in “direttissima” la cittadina litoranea a noi tanto cara, mentre la seconda è una grande tangenziale ad anello, progettata per assorbire il volume di traffico di una metropoli. La prima opera “entra” da est lambendo quota 105, a qualche chilometro dall’himeimat, mentre la seconda non ha prodotto -per ora- danni gravi alle postazioni ( Ariete, Littorio, Trento e Bologna hanno combattuto a Nord) .
Se le famiglie beduine accetteranno,il SIGGMI darebbe vita ad una fondazione cui seguirebbe una sottoscrizione per il recupero delle risorse economiche. Il primo luogo scelto è l’Himeimat.
Il Progetto El Alamein è abituato alle missioni “impossibili”. Sembrava esserla anche la creazione del Parco Storico, se ricordate. E poi..

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