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Pubblicato il 29/01/2016

ISRAELE: UNA INTERA CITTA’ DEDICATA ALLA GUERRA CIBERNETICA

PARMA- Si chiama Beersheba e sarà la futura capitale cibernetica di Israele. Un grande complesso immobiliare chiamato CyberSpark è stato inaugurato due anni fa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. E’ solo una parte del progetto che si estenderà su 13 mila chilometri quadrati per farlo diventare un centro nazionale di ciberdifesa ed uno dei poli mondiali della sicurezza informatica, sviluppando anche la regione desertica del Negev. Un investimento pubblico da 7 miliardi di euro. L’operazione CyberSpark, che è soltanto una parte del progetto, contribuirà a sviluppare l’economia di quell’area così tanto che la città dove adesso gli ufficiali stentano a trasferirvisi diventerà, invece, molto attraente. Beersheba, 220 mila abitanti, con i suoi palazzi di vetro e acciaio, appare come un miraggio dalla sabbia, nel bel mezzo della strada dritta e monotona che attraversa il deserto. Qui, all’università di Ben Gourion del Negev è stato creato il primo programma israeliano di insegnamento dedicato alla cibersicurezza. Qui, un battaglione di giovani informatici arrivati dai quattro angoli del paese bracca i virus informatici, immagina «parafulmini» e si ingegna a anticipare le nuove ciberminacce

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