Pubblicato il 22/03/2016
LA BERETTE VUOLE DIVENTARE FORNITORE GLOBALE PER L’ESERCITO
PARMA- Beretta fornisce da anni pistole e fucili all’Esercito italiano e vuole proporsi come fornitore di sistemi, ovvero di armi, abbigliamento, equipaggiamento tecnico, apparecchiature ottiche e di puntamento, entrando di fatto nel progetto “SOLDATO DEL FUTURO”, da tempo in corso allo stato maggiore difesa. Dice Franco Gussalli Beretta, presidente e Amministratore delegato della Fabbrica d’armi Pietro Beretta spa. «Siamo in procinto di diventare fornitori non più solo di armi – dice – ma dell’equipaggiamento completo, sia tecnico che di approvvigionamento». «I Militari hanno capito l’importanza di una fornitura completa – dice il presidente – e noi siamo pronti per il nuovo corso». Finora gli uomini impegnati in situazioni operativo non hanno potuto godere dei vantaggi di una divisa tecnica che garantisce traspirabilità e impermeabilità. Di Beretta avevano le armi e parti di abbigliamento intimo. Presto saranno forniti sistemi completi , compresi i visori notturni che sono uno dei vanti dell’azienda Beretta. Anche in america e Francia le cose vanno bene: il nuovo stabilimento di Gallatin (Tennessee) è stato ultimato e i macchinari necessari sono pronti a entrare in funzione. Per i prossimi due anni è assicurata la fornitura delle pistole M9 all’esercito americano. «A metà febbraio abbiamo consegnato i nuovi campionari per la prossima gara bandita dall’Esercito Usa – dice il presidente – e a fine febbraio quelli per la gara dell’Fbi». Per il primo si tratta di «centinaia di migliaia di esemplari – precisa -, per il Boureau di alcune decine di migliaia». La nuova M9A3, nata in Maryland nello stabilimento di Accokeek è il meglio dell’eredità della M9 combinata con modifiche di produzione capaci di incrementare ulteriormente le prestazioni e la durata. Dovrà competere soprattutto con l’americana Smith&Wesson e con l’austriaca Gloch, ma la qualità Beretta sembra sia in grado di vincere.
