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Pubblicato il 13/10/2014

LA CAPPELLA STARACE DI CASTRO MARINA (LECCE) RIACQUISTA IL SUO ASPETTO ORIGINALE


La presidenza Nazionale dell’Anpdi ha portato a termine la ristrutturazione della Cappella di proprietà della Famiglia Starace, donata dalla MOVM Giovanni Starace all’ANPDI; progettata da Paolo Caccia Dominioni, è orientata a 135° verso El Alamein, con il Folgorino che guarda verso quell’orizzonte appoggiando il piede sul cannoncino anticarro 47/32. Si realizza così anche il desiderio dell’ indimenticato Leone della Folgore Emilio Camozzi e di tanti altri che ,come lui, la visitarono, auspicandone la manutenzione. Pubblichiamo anche uno splendido filmato commissionato dall’ANPDI di Lecce ad uno studio professionale , effettuato con l’ausilio di un drone

Di Emanuele Tomasicchio

BARLETTA- Ieri mattina ha avuto luogo a Castro Marina la cerimonia di riconsacrazione della Cappella dedicata alla ” Divisione Paracadutisti Folgore “, eretta nel 1967 su suolo donato dal ten. par. MOVM Giovanni Starace e dietro progetto e direzione lavori dell’arch. ing. Paolo Caccia Dominioni, già Comandante il 31° Btg. ” Guastatori d’Africa ” ad El Alamein.
La cerimonia, sobria ma sentita, ha avuto inizio con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli alla presenza del gen. Battisti, Comandante del Nato Rapid Deployable Corp di Solbiate Olona, del gen. D’Addario, Comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, del Presidente Nazionale dell’ANPd’I gen. Fantini e del Sindaco di Castro Marina ,dr ALFONSO CAPRARO compagno di corso di Accademia del gen. D’Addario.
Subito dopo l’alzabandiera, il medagliere nazionale dell’ANPd’I ed i labari delle Sezioni presenti sono sfilati lungo il piccolo viale che conduce alla Cappella, ove hanno preso posto ai lati dell’altare e le Autorità;
sulle note dell’Inno del Piave, hanno reso gli onori ai caduti deponendo una corona d’alloro sotto la lapide che ricorda le parole dettate dal col. Bechi Luserna a ricordo de ” I ragazzi della Folgore “.
Vi è quindi stata una ricapitolazione della genesi della Cappella, che si intreccia intimamente con quella personale e militare del ten. Nino Starace, rimasto privo di un braccio e di parte della spalla a Tarquinia durante l’addestramento per conseguire il brevetto di paracadutista. Ciò nonostante, Starace chiese ed ottenne, dapprima di potere effettuare i tre lanci e conseguire il brevetto e, subito, dopo, di partire per la zona di operazioni di El Alamein insieme a tutti i suoi commilitoni.
Durante l’epica battaglia, ove fu gravemente ferito, i suoi ripetuti atti di coraggio gli valsero il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Una volta rientrato in italia, per sciogliere il voto fatto al momento del suo ferimento, egli individuò e donò alla Folgore il suolo, ubicato in un contesto di ineguagliabile suggestione, su cui edficare la Cappella. Fu proprio allora che il suo cammino si incrociò con quello di Paolo Caccia Dominioni che provvide alla progettazione ed alla direzione dei lavori di costruzione dell’opera.
L’intera costruzione è orientata a 135°, in direzione di El Alamein ed è davvero impossibile per il viandante non avvertire, una volta in quel luogo, il silenzioso richiamo delle sabbie non più deserte tanto care a tutti i paracadutisti d’Italia.

Il Cappellano Militare del Comando Navale di Napoli ha quindi celebrato la riconsacrazione del sacro luogo, al termine della quale hanno preso la parola il Presidente dell’ANPd’I gen. Fantini, il Sindaco di Castro Marina col. Raponi -che ha fattivamente contribuito al successo dell’operazione di recupero della Cappella- ed il Comandante della Brigata ” Folgore ” D’Addario, le cui parole hanno particolarmente colpito l’animo dei tanti paracadutisti presenti e che ha concluso il suo intervento con un perentorio richiamo alla continuità ideale esistente tra i Leoni di El Alamein ed i paracadutisti di oggi.
Erano presenti i labari delle Sezioni di Lecce, Bari, Barletta, Benevento, Catania, Foggia, Napoli, Reggio Calabria e Trani.

L’impegno di tutto il Comando della Folgore e di 1200 uomini dell’ NRDC in una grande esercitazione in Puglia hanno suggerito la massima sobrietà della cerimonia, per consentire una rapida ripresa delle operazioni sul campo ed il minimo spostamento di uomini.
Le immagii offerte dalla Brigata Folgore e , più sotto, quelle scattate dai nostri inviati:


LE FOTO DEI NOSTRI INVIATI

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