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Pubblicato il 04/06/2015

LA PENSIONE DI MATTEO VANZAN, CADUTO NELLA BATTAGLIA DEI DUE PONTI A NASSIRYAH E’ 150 EURO AL MESE

CAMPONOGARA(VENEZIA). «Per mio figlio morto in guerra, lo Stato mi dà, dopo aver vinto una causa, una pensione di 150 euro netti al mese, 2056 euro lordi annui.
A dirlo è stato ieri nella giornata dedicata alle forze armate, Enzo Vanzan, il padre di Matteo, il primo caporalmaggiore del Reggimento Lagunari di Mestre morto a 23 anni a Nassiriya il 17 maggio 2004 durante la protezione di base Libeccio dalle milizie sciite. Vanzan ritiene che quello che è successo sia inaccettabile.

«Per poter far riconoscere a noi familiari una pensione», spiega Enzo Vanzan, «abbiamo dovuto fare causa allo Stato e dimostrare che mio figlio era in servizio permanente effettivo il 17 maggio del 2003. Dopo averlo dimostrato ci è arrivata a casa una pensione da 150 euro al mese, quando ogni giorno vediamo la vergogna dei vitalizi insopprimibili degli ex parlamentari e consiglieri regionali».
«A mio figlio, morto dopo 30 ore di servizio continuativo alla base e con il fucile ancora in mano», dice, «non è stata data neppure una medaglia d’oro ma solo quella al valore dell’Esercito. La sua scomparsa è stata considerata alla a seguito di atto terroristico perché Antica Babilonia era ritenuta una missione di pace».
vanzan.bara

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