CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 10/04/2024

LA SENATRICE RAUTI VISITA LA ACCADEMIA DI MODENA ACCOMPAGNATA DAL CAPO DI SME GENERALE MASIELLO

Accompagnata dal Capo di SME, Gen. C.A. Carmine Masiello, la Senatrice Rauti ha visitato il prestigioso Istituto.
Incontro del Sottosegretario alla Difesa Rauti e del Capo di SME con gli allievi, gli insegnanti e il quadro permanente dell’Accademia Militare

​​​​Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha accompagnato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, in visita alla “casa madre” che forma gli Ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri da 161 anni.


L’Autorità politica e il Capo della Forza Armata si sono avvicendati nel condividere riflessioni con gli Allievi, il quadro permanente e gli Insegnanti, a premessa di un momento conviviale, attraverso i quali lo spirito, la passione e la visione con le quali la Difesa e l’Esercito assolvono i compiti di sicurezza al servizio della Repubblica Italiana, per il bene dei cittadini, hanno trovato concretezza e pienezza di contenuti, stimoli e indirizzi.


“La consapevolezza che il ruolo formale di Comandante non può essere disgiunto dall’acquisizione della necessaria autorevolezza e preparazione professionale, fa emergere la questione strategica della formazione”, ha evidenziato il SSSD Sen. Rauti.

“La formazione è volta ad infondere in tutto il personale militare i valori e gli elementi fondanti dell’appartenenza all’Istituzione Militare, attraverso didattiche mirate e indispensabili per l’espletamento di tutte le funzioni connesse con il proprio status. Completata con l’addestramento, la formazione costituisce il presupposto indispensabile per l’impiego. Addestrarsi è l’essenza della nostra missione, della nostra sicurezza e di chi è intorno a noi. Puntate a essere un unicum nella vocazione a migliorarvi giornalmente, come Soldati, Comandanti e Leader, perché questo si aspetteranno tutti da voi e per questo vi state formando”, ha precisato nel corso del suo intervento il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.


“Messaggi semplici e compiti chiari per i futuri Dirigenti dell’Esercito. Le competenze e il talento si devono intersecare con lo studio costante e approfondito e la capacità di utilizzare tecnologie all’avanguardia che, nella complessità e imprevedibilità del mondo attuale, assicurano sul campo vantaggi indispensabili, per garantire deterrenza, in nome e per l’affermazione di pace, libertà e giustizia. Dovete pretenderlo da voi stessi e dalle linee di comando” – ha poi evidenziato il Gen. C.A. Masiello, che poi ha aggiunto “La cura dei dettagli, l’autorevolezza, l’attitudine al fare completano le caratteristiche necessarie per far fronte ai molteplici fattori con i quali i Comandanti, una volta inserito a pieno nella realtà operativa, misureranno le proprie capacità umane e professionali e, quindi, per esercitare una leadership credibile ed efficace. Emerge con forza e fiducia, dalle riflessioni dei relatori, l’immagine di un ruolo professionale complesso, che richiede personalità fortemente motivate, tecnicamente preparate, moralmente e caratterialmente mature, autorevoli nella consapevolezza delle responsabilità che la funzione rivestita gli attribuisce. Pensiero critico, idee innovative, voglia di mettersi in gioco, coraggio di decidere, capacità di osare ed eseguire sono quello che l’Istituzione si aspetta e quello di cui l’Italia necessita, per un futuro prossimo in cui le frontiere delle interazioni si preannunciano minacciose e gli scenari di confronto avranno mille facce”.


Il Sottosegretario Rauti e il Gen. C.A. Masiello, accompagnati dal Comandante dell’Accademia, Gen. D. Davide Scalabrin, hanno infine salutato gli Allievi, congratulandosi per la scelta di vita e per l’impegno profuso, dopo aver evidenziato, quale cardine concettuale degli interventi, l’importanza della consapevolezza che il ruolo di leader e di Comandante è necessariamente correlato ai migliori valori militari e ideali, quali la dignità individuale, la lealtà, il dovere e il desiderio di voler fare bene, di cui trasudano le mura del Palazzo ducale, e che sono racchiusi nel perimetro della disciplina e dell’esempio, che sono la più alta forma di educazione e comunicazione. “I valori che ci guidano sono la materia prima e che ci rendono quello che siamo”, ha infine concluso il Capo di SM dell’Esercito.

Leggi anche