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Pubblicato il 09/12/2015

LEGIONE STRANIERA ANNI 50 : 3 DISERTORI ATTERRARONO IN SARDEGNA CON UN AEREO RUBATO

PARMA- Negli anni 50 tre giovani legionari decisero di disertare rubando un aereo in Corsica e atterrando in Sardegna a Bassacutena. Erano arruolati da quattro mesi e il 7 dicembre decisero di scappare.

Ecco l’articolo dell’8 Dicembre 1950 de LA NUOVA SARDEGNA

I tre legionari che nella nottata di ieri hanno raggiunto avventurosamente la Sardegna da Ajaccio a bordo del fragile aereo monomotore finito rovinosamente su un campo alla periferia di Bassacutena, lasceranno l’ospedale di Tempio quando saranno in grado di abbandonare il letto, solo per essere affidati, dalla questura, ai Consolati dei rispettivi Paesi che provvederanno direttamente al loro rimpatrio.

I giovani, infatti, non sono imputabili di alcun reato da parte dell’autorità giudiziaria italiana che è soltanto in attesa di notizie più precise dalla Francia – dopo le prime comunicazioni telefoniche con le autorità corse – per sapere se Moritz Erwin, Kurt Schaler e Fred Hinz si siano macchiati, al momento della fuga, di reati più gravi di quelli già accertati.

Per il furto d’uso dell’aereo e per la diserzione, infatti, i tre non potranno essere estradati; sarebbe ben diverso invece se per mettere in atto il romanzesco e ardito piano avessero, per esempio, ucciso una sentinella.

I tre feriti – che non sono piantonati, ma «sorvegliati» con discrezione dai carabinieri – si sono intanto rimessi dallo choc e oggi hanno nuovamente raccontato la loro storia ai curiosi che sono andati a trovarli in ospedale. Erano alla Legione soltanto da quattro mesi, ma hanno avuto tutto il tempo, durante il severo periodo di addestramento, di pentirsi della loro alzata di testa.

I giovani sono stati visitati stamane da alcuni dei soccorritori che da Bassacutena li avevano trasportati a Tempio intrattenendosi con loro cordialmente. Uno di questi ultimi ha raccontato che i tre, appena raggiunti, hanno subito chiesto se fossero in Sardegna e, avutane risposta affermativa, hanno alzato le braccia al cielo esprimendo la loro gioia nonostante le ferite e spiegando che se fossero stati ripresi sarebbero stati fucilati sul posto.

Non è stato ancora accertato, intanto, a chi appartenga l’aereo siglato F-BNCW, del quale i tre si sono impossessati nell’aereoporto di Ajaccio. Notizie contrastanti giunte telefonicamente dalla Corsica parlano di un velivolo da turismo di proprietà dell’Aereoclub ajaccino e di un aereo militare da addestramento. I colori dell’apparecchio, che come è noto è dipinto di bianco e di celeste, ed il fatto che il presidente dell’aereoclub corso abbia tentato ieri di mettersi telefonicamente in contatto con il comandante la compagnia carabinieri di Tempio, fanno pensare comunque che la prima ipotesi sia quella giusta. I rottami del velivolo non sono stati ancora rimossi e sono sempre piantonati dai carabinieri.

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