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Pubblicato il 26/09/2014

L’ESERCITO HA UN NUOVO STEMMA ARALDICO

a cura di : Agenzia Dire www.dire.it

L’esercito italiano ha presentato alla stampa il suo nuovo stemma araldico: sfondo rosso, lorica d’oro cimata dall’asta di legno al naturale; elmo dorato e piumato d’argento; e dietro l’antica armatura romana due cannoni di bronzo, due fucili a baionetta d’argento e neri, due lance nere con banderuole azzurre, due asce d’argento con manici neri, due saette d’argento; lo scudo è sormontato dalla corona turrita degli Enti militari; sotto, su lista bifida e svolazzante d’oro, il motto in lettere maiuscole di nero ‘Salus rei publicae suprema lex esto’ – la salvezza dello Stato sia legge suprema , ndr . inframezzato dalla granata nera infiammata di rosso.

La presentazione è avvenuta presso la Biblioteca Militare Centrale di palazzo Esercito, nel cuore di Roma, con la partecipazione del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, e l’intervento di Francesco Galetta dell’Ufficio Onorificenze ed araldica della presidenza del Consiglio dei Ministri.

La nuova immagine istituzionale dell’Esercito, ha spiegato Graziano, affonda le radici nella tradizioni ma che si rivolge al futuro, sottolineando il ruolo attuale della Forza Armata. “Questo- ha detto- e’ il simbolo dell’essere militari, rappresenta la nostra tradizione ma anche la nostra proiezione verso il futuro”. Il rosso, ha aggiunto il generale, “è il colore dell’ardimento, delle nuove sfide, di un personale sempre piu’ preparato e sempre piu’ motivato”.

Il ministro Pinotti ha voluto fare innanzitutto, come ha detto lei stessa, “un commento al femminile di tipo estetico: è bello. Quando l’ho visto l’ho trovato molto bello”.

Pinotti ha aggiunto un commento sul significato. “Uno stemma araldico- ha detto la titolare della Difesa- rappresenta un linguaggio ma anche la possibilità per un gruppo di riconoscersi in una simbologia. L’esercito è un gruppo molto particolare, è un insieme di persone unite da valori e compiti importanti e che ha giurato fedeltà alla Repubblica”. Quanto ai particolari dello stemma, Pinotti osserva che “come detto dal generale Graziano, la corazza e l’elmo sono una scelta legata a una peculiarità dell’esercito che è l’elemento umano. Noi sappiamo che quando l’esecito ha una missione per conto dello Stato- spiega il ministro- c’è bisogno certo della tecnologia ma anche dell’elemento umano, che è quello che legge il contesto: i nostri comandanti cono bravi perchè sanno trasmettere agli uomini e alle donne dell’esercito, in situazioni difficili, la capacità di entrare in sintonia con la popolazione locale”.

Le armi contenute nello stemma, conclude Pinotti, ricordano “che l’esercito e’ chiamato a usare la forza quando e’ necessario, per riportare l’ordine o evitare genocidi, secondo il dettato costituzionale. Se non ci fossero le forze armate noi faremmo solo operazioni di coopeazione, Ma oggi è evidente che non siamo piu’ di fronte a un mondo pacificato e il pericolo e’ di fronte ai nostri mari, dobbiamo avere la possibilita di difendere non solo la nostra Repubblica e i nostri cittadini ma anche tutti quelli che l’Italia decide di difendere in nome della sicurezza nazionale e internazionale”.

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