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Pubblicato il 18/12/2015

LIBIA: ALTRO IMMINENTE IMPIEGO PER FOLGORE E COMFOSE?

forze speciali USA in Libia dotate di mezzi desertici, armi silenziate ed equipaggiamenti radio satellitari.

A Skhirat, in Marocco, è stato sottoscritto l’accordo per un governo di unità nazionale libico mediato dalle Nazioni Unite. L’inviato dell’Onu Martin Kobler parla di truppe da inviare in area per la stabilizzazine e per l’addestramento delle residue forze libiche
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PARMA- Dopo l’accordo tra le due maggiori fazioni libiche, che ne dovrebbero rappresentare almeno 120, i ministri della difesa europei, compreso quello italiano, cominciano a parlare apertamente di missione a fine addestrativa per le forze libiche, che dovrebbe impiegare almeno 6mila uomini. L’Inghilterra ne promette 1000, comprese le SAS. Tutti affermano che sarà l’ Italia a fornirne la maggior parte, compreso il comandante.

FORZE SPECIALI PROTAGONISTE DEI PRELIMINARI

Il 3 dicembre è circolata la notizia che operatori delle forze speciali italiane in abiti civili sta facendo lavoro d’intelligence tra Zuwara e Sabratha, nella zona dove ci sono anche gli impianti del colosso nazionale dell’energia Eni (cruciale per la sicurezza nazionale, anche più della manutenzione che sarà fatta dalla ditta Trevi di Cesena alla diga di Mosul). Il lavoro degli incursori italiani in Libia, secondo la fonte del Foglio, è particolarmente apprezzato per l’esperienza e perché sono buoni conoscitori della zona fin dal 2011 e la loro missione risponde anche a una pressione esercitata dall’America sul governo italiano, in preparazione di un intervento in Libia. Lo Stato maggiore della Difesa ha smentito la presenza di militari italiani in Libia. Martedì 15 dicembre la Stampa ha scritto che esiste un piano italiano per mettere in sicurezza la capitale libica Tripoli con l’impiego di forze speciali e carabinieri – il che esige un lavoro d’intelligence preliminare.

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