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Pubblicato il 09/12/2019

LIVORNO- POLIZIOTTO GIA’ PARACADUTISTA DELLA FOLGORE COMPIE UN SALVATAGGIO AD ALTO RISCHIO

Notizia riassunta da un articolo apparso sulla cronaca di QUILIVORNO – foto: cortesia QUI LIVORNO

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Gli agenti di polizia Federico Galli e Massimo Bevilacqua hanno salvato la vita ad una anziana che minacciava di lanciarsi dal balcone.
Uno dei due, Bevilacqua ( a sinistra nella foto, ndr) si è sporto da un cornicione ed è saltato nel vuoto verso il balcone dove una signora minacciava il suicidio. —
L’Assistente capo Massimo Bevilacqua ha 40 anni ed è da da 10 in polizia, originario di Salerno e dal 2015 a Livorno. Con Lui è intervenuto l’assistente capo Federico Galli (nella foto a destra), capo pattuglia dell’intervento, livornese di 42 anni e da quasi 20 in polizia

Dice Bevilacqua: “ Ho afferrato il muro con le mani stringendolo forte e mi sono sporto nel vuoto posizionando il piede sulla balaustra dell’altro terrazzo, quello della signora. E’ stato l’intervento più delicato della mia carriera”. , capo pattuglia dell’intervento, livornese di 42 anni e da quasi 20 in polizia, ha salvato la vita ad una anziana che domenica 8 dicembre mattina minacciava di lanciarsi dal balcone di casa al terzo piano.

“Ho un passato nella brigata paracadutisti – prosegue Bevilacqua – e quindi non soffro di vertigini ma un conto è sapere di avere un paracadute quando sei nel vuoto e un altro conto, come in questa circostanza, è sapere di non avere protezioni e di dover passare da un terrazzo all’altro a circa 10 metri di altezza. In questi momenti bisogna avere il sangue freddo. Ti dà forza. Ti fa aprire, bene, gli occhi. Io dico sempre che più alta è la paura e meglio è. Specialmente quando si tratta di rimanere nel vuoto mettendo un piede di 45 centimetri in uno spazio di 10. Ma era l’unica soluzione per cercare di salvare una vita”.

Come spiega Galli, infatti, il mezzo dei vigili del fuoco con il cestello non poteva essere posizionato sotto al balcone per via delle auto parcheggiate e non c’era il tempo di farle spostare. E non è stato neppure possibile passare dalla porta dell’abitazione dato che era blindata ed era stata chiusa a mandate dalla donna. Il tempo stringeva. “La signora aveva già un ginocchio ed entrambe le mani sul corrimano con il busto all’esterno”. Guidato da terra dal capo pattuglia Galli, il collega Bevilacqua, grazie alla collaborazione del proprietario che ha aperto immediatamente la porta, ha quindi raggiunto il terrazzo confinante (di un altro condominio) a quello della signora. “Oltre alla difficoltà di oltrepassare il muro non potevo farmi notare dalla donna che minacciava di buttarsi se qualcuno si fosse avvicinato. Così quando ho messo il piede dall’altra parte mi sono letteralmente lanciato afferrandola per l’addome e tirandola indietro al sicuro. Lei a quel punto è scoppiata a piangere”.


Galli da terra ha coordinato tutto l’intervento ricevendo al termine anche una pacca sulla spalla da parte di un cittadino. Altri invece hanno applaudito (in strada si era radunata una piccola folla). “Faccio un plauso a Massimo per il coraggio dimostrato – dice Galli – E’ riuscito a intervenire nel momento in cui io dalla strada le parlavo per cercare di distoglierla dal momento di crisi e instaurare una collaborazione”. Il dirigente Cappelli si complimenta con entrambi: “Massimo ha agito con coscienza ponderata mettendo in pratica le tecniche che una missione come questa richiede. Federico ha coordinato tutto quanto con lucidità. I due colleghi hanno dimostrato di essere una squadra. Una squadra volante, appunto. I ragazzi effettuano periodicamente delle simulazioni di intervento e quando poi la simulazione diventa realtà riescono a capirsi al volo. Basta uno sguardo”. Il 118, in accordo con i parenti giunti sul posto, ha poi trasportato l’87enne in ospedale per i dovuti accertamenti.

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