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Pubblicato il 18/02/2016

LIVORNO- VEDOVA DI CARABINIERE PARACADUTISTA RISARCITA PER MORTE DA URANIO IMPOVERITO E CONTATTO CON SOSTANZE TOSSICHE

LIVORNO- Il tribunale di Firenze ha condannato il ministero della Difesa a pagare 882.322 euro alla figlia e alla vedova di Pasquale Cinelli, carabiniere paracadutista del Tuscania morto il 19 novembre 2000 a 41 anni per un tumore al colon che si era esteso a polmone, fegato, peritoneo e ossa. Maresciallo maggiore del primo Reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania, era rientrato in Italia da pochi mesi, dopo aver partecipato a diverse missioni , inclusa la Bosnia. Viveva con la moglie e la figlia, allora di nove anni, a Rosignano Solvay. Secondo quanto riconosciuto dai giudici, è stato esposto a “numerosi fattori di rischio, quali l’inquinamento atmosferico, le contaminazioni tossiche provocate dall’impatto e dall’esplosione delle munizioni a uranio impoverito, nonché le esalazioni dei gas di scarico degli automezzi bellici e dei solventi chimici usati per la pulizia delle armi.

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