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Pubblicato il 18/12/2014

L’Olanda sblocca le consegne degli NH90

Helipress

L’arrivo nei Paesi Bassi degli ultimi sette elicotteri era stato congelato a giugno 2014 per i problemi di corrosione: il consorzio NHI coprirà i costi delle riparazioni e delle misure preventive

Sei mesi dopo lo stop alle consegne degli elicotteri NH90 l’Olanda ha sbloccato l’arrivo nei Paesi bassi degli ultimi sette aeromobili. Lo ha annunciato il ministro della Difesa olandese, Jeanine Hennis-Plasschaert, in una lettera al Parlamento. Gli NH90 destinati alle forze armate dei Paesi Bassi erano stati fermati a causa dei problemi di corrosione riscontrati su due aeromobili in servizio in altrettanti differenti scenari operativi internazionali.

A sbloccare la situazione è arrivato l’accordo con il consorzio NHI (formato da Airbus Helicopters, azionista di maggioranza, da AgustaWestland e dalla Fokker). Secondo i termini dell’intesa, anch’essi rivelati dal Ministro, il consorzio si è assunto la piena responsabilità per il problema di corrosione sugli NH90 e si occuperà di coprire i costi dello sviluppo, delle modifiche, delle riparazioni e delle misure preventive.

Secondo quanto riporta il database Ascend di Flightglobal, al momento l’Olanda dispone di nove elicotteri NH90, altri quattro sono in riserva e altri sette in consegna.

 

LA ROADMAP: IDENTIFICATI 75 PUNTI DI CORROSIONE

La roadmap annunciata in estate e comunicata alla NAHEMA (la NATO Helicopter Management Agency, composta dai rappresentanti delle forze armate delle nazioni interessate all’NH90) – è già in fase di implementazione. Al momento sono state identificate le soluzioni per 75 dei 100 punti critici, mentre le riparazioni per i restanti 25 saranno approntate nella prima metà del 2015.


A ottobre, il ministro Hennis-Plasschaert aveva sottolineato che i costi stimati per il ritardo nelle consegne degli elicotteri (a seguito del blocco imposto in estate) sarebbero ammontati a 100 milioni di euro, comprensivi della necessaria estensione operativa ad interim della flotta di Airbus Helicopters AS532 Cougar.

NH90, CORROSIONE SUGLI ELICOTTERI NEI CARAIBI E IN SOMALIA

Le prime tracce di corrosione sono state riscontrate nel 2013 su due elicotteri operativi nel Mar dei Caraibi e al largo delle coste della Somalia. Entrambi gli aeromobili avevano superato i cinque mesi di attività. Dopo ogni volo, aveva precisato il Ministero della Difesa olandese, gli elicotteri avevano sempre attraversato una fase di pulizia accurata in configurazione “fuori tutto” (con pale del rotore e di coda estese), mentre in altre occasioni – tutte riconducibili alle condizioni del mare – il lavaggio sarebbe avvenuto con le estremità alari degli aeromobili ripiegate.


L’ANALISI DEL DUTCH NATIONAL AEROSPACE LABORATORY

Nel maggio scorso, il Dutch National Aerospace Laboratory aveva pubblicato i risultati delle ricerche effettuate sugli episodi di corrosione. L’analisi, richiesta dalla Difesa, aveva rilevato 92 (poi saliti a 100) punti critici e aveva concluso che il design dell’elicottero aveva reso possibile l’accumulo dell’acqua nei punti e che i rivestimenti protettivi e isolanti studiati da NHIndustries per prevenire la corrosione galvanica sarebbero stati utilizzati “in maniera impropria”.

Gli stessi risultati di laboratorio sono stati condivisi con la NATO Helicopter Management Agency, che ha raccomandato al consorzio di fornire alle Forze aeree olandesi un programma di prevenzione della corrosione.

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