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Pubblicato il 11/02/2015

L’ONOREVOLE RAMPELLI : VIA L’INGLESE DALLA PUBBLICITA’ DELLA MARINA

ROMA-“Dear colleagues, dear president….”. Inizia provocatoriamente in inglese l’interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, per chiedere al ministro della Difesa Roberta Pinotti chiarimenti sulla campagna della marina Militare che ha come slogan la frase in lingua inglese “Be cool join the navy”. “Se avessi continuato in inglese mi avreste tolto la parola, perché la lingua ufficiale del Parlamento è l’italiano” attacca l’onorevole. “Come è venuto in mente alla Marina militare di varare una campagna, in lingua inglese, per reclutare nuovi giovani? È uno slogan inaccettabile” attacca Rampelli, che chiede al ministro “in che modo il governo intenda porre rimedio a questa gaffe”. Secca la replica di Pinotti: “Lo scorso anno le domande alla Marina sono aumentate del 20 per cento rispetto al 2013. La campagna, gestita in house, si rivolge a un pubblico giovane” ed è stata scelta la lingua inglese “in quanto è un fattore di differenzazione rispetto ad altre campagne. Lo slogan è ampiamente diffuso nel linguaggio corrente e ha la ragion d’essere nel fatto che i giovani a cui ci rivolgiamo sono aperti” all’estero e navigano quotidianamente in rete. La campagna, aggiunge il ministro della Difesa, “dimostra la capacità delle Forze armate di innovarsi e di essere al passo coi tempi. L’uso della lingua inglese non toglie nulla alla tradizione e alla storia della Marina” ha puntualizzato Pinotti. Una risposta, ha quindi ribattuto Rampelli, “evasiva, le Forze armate devono essere tenute al vincolo dell’identità. Il governo sospenda questa campagna e la ritiri”.

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