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Pubblicato il 19/04/2014

L’ORDINARIO M,ILITARE A HERAT CON I SOLDATI ITALIANI




MONSIGNOR MARCIANO’: SIATE OPERATORI DI GIOIA E COSTRUTTORI DI SPERANZA

Herat, 19 aprile 2014. “Il messaggio della Pasqua del Signore chiama ogni cristiano ad essere operatore di resurrezione e operatore di gioia anche nelle situazioni di degrado più terribili, quel degrado che proprio i militari arrivano a toccare più da vicino. Per questo sento di esprimervi la mia gratitudine: intessendo relazioni di fraternità non vi stancate mai di vincere il degrado e di lottare per costruire e ricostruire sempre la speranza di un mondo migliore”.
Lo ha affermato monsignor Santo Marciano’, ordinario militare per l’Italia, durante l’omelia pronunciata oggi a Herat, in Afghanistan, dove si è recato per incontrare i militari del contingente italiano in occasione delle festività pasquali.
Nell’officiare i riti della settimana santa, ai quali hanno preso parte l’ambasciatore d’Italia in Afghanistan Luciano Pezzotti e il comandante del Regional Command West, generale Manlio Scopigno, monsignor Marciano’ ha spiegato le ragioni ed il senso della sua visita.
“Sono qui tra voi come amico, come fratello e come padre. Amico che condivide la vostra storia, il vostro cammino e che vuole prendervi per mano. Come fratello, perché il senso della vita va cercato e trovato nella relazione con l’altro, superando ogni egoismo, vivendo in un clima di fraternità che è il punto di forza di tutti noi e del nostro paese”.
“Voglio condividere l’esperienza di stare nella precarietà della missione”, ha proseguito il vescovo castrense, “vivere la logica della solidarietà che è capacità di portare con sé i dolori e le sofferenze di coloro che ci stanno accanto, le difficoltà, le paure, le ansie e i desideri”.



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