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Pubblicato il 01/06/2016

L’ULTIMO SALUTO ALL’INCURSORE COLONNELLO VINCENZO MOLLO

di Paolo Frediani

Livorno,1 giugno 2016. Questa mattina, alla sala cinema della Caserma Vannucci gremita come ai vecchi tempi, alle ore 09.30 sono stati resi gli onori funebri al Comandante Vincenzo Mollo. Numerosi gli ex Comandanti di Brigata, di incursori anziani, di incursori in servizio e paracadutisti di ogni grado, i quali hanno voluto rendere l’ultimo omaggio ad un uomo speciale, un emblema per tutti noi. Riprendendo le parole di Don Ordesio,parroco officiante ed amico della famiglia Mollo: un uomo di Fede in Dio, Fede per la sua terra e la sua Pola, Fede per la Folgore,Fede per la famiglia, Fede per il Reparto incursori e Fede per l’Associazione Incursori Esercito, alla quale lui fin da subito volle aderire come Socio Fondatore. La sua saggezza era nota a tutti, a tutti porgeva la sua possente mano, la sua stretta vigorosa sanciva la fratellanza con una meta ben definita: la stima del vivere senza paura.

A seguire, al termine della liturgia, è intervenuto il Gen. inc. Enrico Persi Paoli, il quale ha ricordato Vincenzo quando nel 1960 al CMP, lui giovane ufficiale riconobbe il suo accento polesano, e da allora fu un inseguire l’Incursore Navale Mollo fino al Reparto Sabotatori. Poi per l’età anagrafica, Vincenzo terminò il suo percorso militare rendendo il saluto al suo Comandante di Battaglione, in quel momento il TC Persi Paoli. Vincenzo con il grado di Colonnello sulle spalline entra cortesemente nell’ufficio del Comandante per il saluto, alchè il TC Persi Paoli si mette sugli attenti e saluta militarmente quel prestigioso Incursore, suo maestro in tante operazioni navali, poi il fraterno abbraccio con la vigorosa stretta, mentre gli occhi si inumidirono ad entrambi. Successivamente ha preso la parola il Presidente Nazionale dell’ANIE, Col. Angelo Passafiume, dopo aver ringraziato per la presenza del glorioso medagliere dell’ANAIM, del suo Presidente Amm. Cuciz e di una rappresentanza del GOI in onore di Vincenzo, ha letto un messaggio scritto dall’autore del libro sulla storia dei sabotatori/Incursori, lo storico dott. Paolo Palumbo,di prossima pubblicazione, il quale nel sue righe rivela quale fosse la sua stima verso il Cte Mollo: “Cari Amici, io e Viviana apprendiamo ora la notizia della scomparsa di Vincenzo Mollo. E’ inutile dire quanto questo ci addolori e quanta gratitudine io debba a quella persona. Lui è stato da subito disponibile mettendoci a disposizione un patrimonio di conoscenza immenso sulle vicende dei sabotatori . A lui devo molto e il mio grande rammarico è che non abbia potuto vedere i suoi racconti su carta stampata a memoria eterna di ciò che ha fatto e di quello che ha significato per la storia del Reparto. Un signore in tutto, in ogni suo gesto, in ogni sua parola. Un eroe di quelli che non si vedono più. Io e Viviana siamo vicini alla famiglia dell’ANIE e a quella degli incursori tutti. Ci spiace e vi preghiamo di portare le nostre sentite condoglianze alla sua famiglia.

Un grande abbraccio.”

Al termine, Gabriele, l’adorato nipote indicandoci gli insegnamenti del nonno, rotto dalla commozione ha evidenziato a tutti la consegna dell’importanza della stretta di mano, ricordando la frase che più gli era restata impressa: quando dai la mano ricordati di strigerla ben forte da predisporre positivamente l’amicizia; poi la mamma Daniela ha concluso ringraziando tutti per l’ottimo lavoro di squadra eseguito, restando impressionata dalle testimonianze di affetto sia da parte dell’Associazione ANIE a cui il papà si era dedicato da anni, sia da parte di tutte le S.A. della Brigata, del COMFOSE, degli Incursori della Marina Militare e dell’ANPd’I. Al termine il corteo funebre si è snodato attraverso il viale che immette nel Piazzale El Alamein mentre un leggera pioggiarella primaverile accompagnava, con il suo ticchettio amichevole sulla macchina funebre, il corpo di una persona speciale che si traferiva in un altra stanza attigua alla nostra.

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