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Pubblicato il 02/12/2016

MARINA MILITARE: MARESCIALLO FA SPARIRE 200MILA EURO E SE LI GIOCA . DIECI ANNI PER ORDINARE IL RISARCIMENTO

LIVORNO un primo maresciallo è stato deferito al Tribunale militare di La Spezia e condannato, in via definitiva, con sentenza irrevocabile dell’8 marzo 2006, per il reato di malversazione e truffa: 1 anno e mesi 8 di reclusione. Il sottufficiale ha ammesso le proprie responsabilità ed ha giustificato il suo comportamento spiegando di essere affetto da «ludopatia».I 200 mila euro spariti erano destinati alle feste di fine corso per gli allievi iscritti all’Accademia Navale di Livorno nel periodo 2002-2005 e venivano versati via via dagli stessi miliari su un conto corrente.

A distanza di dieci anni dalla sentenza di primo grado, il 9 novembre scorso la Corte dei Conti ha condannato con sentenza depositata quindici giorni più tardi, il primo maresciallo che si è congedato dalle Forze Armate, a risarcire la pubblica amministrazione per una cifra complessiva di 201.737,52 euro. Ma il procuratore regionale, nella sua requisitoria aveva individuato una responsabilità sussidiaria, a titolo di colpa grave, e nella misura del 25% cadauno dell’intero, all’ex comandante di classe, attualmente ufficiale in riserva, e a un ex allievo, attualmente tenente di vascello.

«Passando al merito – spiegano i magistrati nelle motivazioni – non può non rilevarsi, come anche richiamato dall’avvocato Dario De Balsi (che difendeva un altro degli imputati poi assolti) nel corso del suo intervento, le modalità ingannevoli messe in atto dal primo ufficiale al fine di occultare, o comunque ritardare il più possibile, gli illeciti prelevamenti dal fondo di accantonamento costituito dagli allievi; con la conseguenza che, se pur risulti attribuibile un comportamento negligente ai convenuti (l’ex comandante e l’ex allievo), esso non attinge il grado di gravità necessario per affermare la loro responsabilità in concorso con l’autore dell’ammanco, che ebbe, invece, ad operare con dolo, e quindi con piena consapevolezza».

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