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Pubblicato il 09/06/2017

MENTE SU UN VOTO ALLA SELEZIONE DI MARINA. ESSPULSO. ORA ASSOLTO DAI GIUDICI

Un ex allievo della Marina militare, espulso per aver dichiarato nel concorso selettivo un voto di diploma superiore rispetto a quello conseguito, è stato assolto dal tribunale di Taranto dopo che per sei anni ha perso la possibilità di partecipare a qualsiasi selezione pubblica.

Il 26enne barese nel settembre del 2011 partecipò al “bando per il reclutamento di volontari in ferma prefissata di un anno nella Marina militare”. Superò la selezione e iniziò a lavorare. Un anno e mezzo più tardi, a seguito di controlli, venne fuori che nella domanda di arruolamento aveva dichiarato in autocertificazione di aver conseguito il diploma di istruzione secondaria con il giudizio finale di ‘distinto’, mentre in realtà era ‘buono’.

L’errore gli è costato l’esclusione dalla procedura di reclutamento, l’impossibilità a partecipare ad altre selezioni pubbliche e un procedimento penale per falso. A sei anni dal concorso i giudici hanno ritenuto che ‘il fatto non sussiste’ assolvendo il ragazzo: hanno condiviso la tesi della difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Bruno, che richiamava una sentenza della Cassazione secondo cui mentire sul voto di un titolo di studio, purché il titolo sia stato effettivamente conseguito, non è reato.

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