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Pubblicato il 22/12/2021

MI MERAVIGLIO CHE VI MERAVIGLIATE

Il Dente Avvelenato

Oggi su alcune testate di tutto rispetto si è data grande enfasi ad un video di uno dei tanti combattimenti a Bala Murghab, Afganistan , messo in onda da un giornale telematico che tratta temi della difesa. Un blasonato giornalista di un altrettanto blasonato quotidiano addirittura attribuisce la “bolla di sicurezza” di Bala Murghab della Folgore, nel 2011, ad un ( eccellente) comandante generale non paracadutista. Potenza della bulimia da (dis)informazione.


I giornali, evidentemente stufi del COVID, si sono buttati a capofitto sulle “missioni di pace” che sono “missioni di guerra” ( ma vah!?) e con sorpresa scoprono che in Afganistan si sparava e si moriva e molte volte si tornava a casa mutilati o feriti.
Da signor nessuno del giornalismo, non aggiungo altro. Solo meraviglia. Forse gli autori erano adolescenti all’epoca e quello che sanno lo hanno appreso dai “soscial” ( con la scì) , o sono mal (dis)informati o sono a caccia di “mi piace”.
Se penso ad alcune polemiche innescate “contro” alcuni reparti speciali della Forze Armate da una di quelle testate, dovrei optare per questa ultima ipotesi.
Non lo faccio perchè stimo la categoria dei giornalisti vicini alle forze armate ( come lo siamo noi) e so quanta passione ci vuole. Forse sono solamente poco informati.
Di questi tempi è quasi un peccato veniale, anche per un giornalista. Anche chi scrive ha fatto qualche errore , ma ricordo ancora due messaggi piccati di un generale ( “non parli più di me”) e di un colonnello (“questi errori non si perdonano”). La loro severità mi ha piacevolmente sorpreso. Bravi! così si fa!
Peccato che era stata diretta contro la persona sbagliata e dopo un errore corretto in 12 minuti dalla pubblicazione. Bravi!
Magari puniranno anche qualcuno in cattiva fede, prima o poi. Non mi risulta, ma lo spero ancora.
A giudicare dai fanciulleschi e narcisistici interventi che pubblicano sui siti sociali, il vero errore lo avevo fatto io a considerarli e parlarne con ammirazione.
Così avviene per certi giornali. Comincerò a eliminarli.



Nel frattempo, ecco un video da noi pubblicato nel 2009. Non avevamo bisogno di “mi piace” nè allora nè oggi. Non ci siamo meravigliati “come quando i bambini fanno oohhh!” , non cerchiamo il pollice alzato virtuale, ma lo accettiamo solo come premio della nostra onestà intellettuale seguita a ruota dalla professionalità. Come diceva Totò: “io lo sono, con rispetto parlando esclusi i presenti”.


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