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Pubblicato il 03/02/2020

MONZA: LA CROCE DI GUERRA DELLO ZIO CADUTO IN RUSSIA CONSEGNATA A FRANCESCO CRIPPA

PARMA- Il 31 Gennaio presso la Sezione di Monza dell’ANPDI si è tenuta una interessante serata di argomento storico dedicata agli alpini con la presentazione di un volume di Federico Goglio dal titolo: “DI QUI NON SI PASSA”, di cui parliamo in un articolo a parte.
L’incontro si è concluso con un emozionante finale che ci racconta il protagonista, il presidente di sezione Francesco Crippa:

Un momento molto importante che attendevo da mesi e che ha trovato la sua giusta collocazione nella serata dedicata agli Alpini, quello che ho condiviso con i Camerati della sezione di Monza presenti.
Un momento reso possibile grazie all’ impegno e alla perseveranza del Camerata Claudio Ferrari che, insieme allo scomparso M.llo dei Bersaglieri Giuseppe Di Matteo, è riuscito a ricostruire il ruolino militare di mio zio Salvatore e rendergli il meritato e definitivo ricordo.
Salvatore Crippa fu chiamato alle armi per la prima volta nell’ aprile del 1935 e inquadrato nel 115° Rgt fanteria. Il suo ruolino lo descrive impegnato prima in Africa Orientale, poi sul fronte alpino occidentale.
Il 23 gennaio 1941 viene inviato sul fronte greco albanese dal quale fa ritorno l’8 luglio dello stesso anno.
In data 26 giugno 1942 viene mobilitato per il fronte russo ed inizia così il suo “viaggio”.
Assegnato al 2° Btg Mortai della Divisione “Sforzesca” con il grado di Sergente Maggiore, permane in territorio di guerra sino al 25 gennaio 1943 quando, per i fatti d’arme del Medio Don è dichiarato disperso.
Nel 1988 la Presidenza del Consiglio dei Ministri emette il definitivo atto di decesso.
In seguito gli viene riconosciuta la Croce al Merito di Guerra che però siamo riusciti ad avere soltanto dopo le ricerche condotte da Claudio e Giuseppe. Queste ricerche hanno permesso anche di accertare che Salvatore Crippa faceva parte di una Compagnia di formazione che si sacrificò in tutti i suoi effettivi in località Millerovo per permettere lo sganciamento dei reparti che poi raggiunsero in seguito Nikolajewka.
Non posso nascondere la mia emozione e la mia eterna riconoscenza a chi ha consentito che a mio zio Salvatore venisse finalmente riconosciuta questa onorificenza e il pensiero è corso subito a mio padre (Bersagliere della Div. Italia della R.S.I.) e mia zia Maddalena che per tanti e tanti anni cercarono di arrivare a tutto questo.
Il ricevere per mano dell’ amico fraterno Paracadutista Colonnello Stefano Manni (dell’ Isola di Torre Maina) è stato come sentire “tornare a casa” mio zio e ora dovrò gelosamente conservare questa decorazione e apporla vicino a quelle di mio nonno Francesco.
Lo considero un onore e una grande responsabilità che oltre ad inorgoglirmi riempie il mio cuore e mi sprona ad andare ulteriormente avanti affinché il ricordo di questi uomini non muoia mai.

Par. Francesco Crippa

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