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Pubblicato il 26/08/2016

MORTE DEL COMSUBIM LUCIANO PENNETTA: ANCORA NON FISSATA LA PRIMA UDIENZA PENALE CONTRO I PRESUNTI RESPONSABILI

Era il 4 dicembre 2012, e l’incursore COMSUBIM Luciano Pennetta, sottocapo della Marina Militare, aveva preso parte a un’esercitazione di addestramento con il sommergibile Gazzana, nelle acque del mar Piccolo, a Taranto. Con Pennetta c’era anche un collega e amico, deceduto nel luglio del 2015 per le conseguenze dell’incidente dopo un lungo calvario. Nella garitta del sommergibile che i due avevano raggiunto a più di dieci metri di profondità entrambi sono collassati

Nel corso dell’operazione di svuotamento dell’abitacolo dall’acqua, si verificò un imprevisto che comportò un calo immediato di pressione.
Pennetta subì un danno permanente di grave entità, e da allora non è in grado di proseguire la sua attività lavorativa, con conseguenze anche nella sfera individuale e familiare.

Il processo penale è tutt’ora in corso, Qualcosa non funzionò nella procedura di rientro dei due incursori: due persone sono state rinviate a giudizio.

Dice l’avvocato di Pennetta: “attendiamo risposte esaustive sulle dinamiche del sinistro, soprattutto in termini di assunzione di responsabilità da parte delle persone coinvolte nelle indagini, del Comando, della Marina Militare e del Ministero della Difesa (intimato nel processo penale come responsabile civile), all’inadempienza dell’Amministrazione si è unita l’inadeguatezza del sistema giudiziario. Basti considerare che dall’ultima udienza, tenutasi presso la Sezione Penale del Tribunale di Taranto ad aprile, sono trascorsi più di quattro mesi senza che sia stata ancora disposta la data del rinvio.”

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