MUORE UN PILOTA CACCIA DI EL ALAMEIN

pilota pluridecorato ed eroe di guerra. Aveva combattuto ad El Alamein. Nato a Modena il 5 agosto del 1915, nel ’34 vinse un concorso per diventare pilota dell’allora Regia Aeronautica. Dopo aver frequentato la scuola di pilotaggio di Foggia.Nel maggio del 1941 partì per l’Africa settentrionale, dove ebbe modo di distinguersi per azioni coraggiose nel corso di attacchi sulle basi nemiche a Tobruch e -soprattutto- nella battaglia di El Alamein . Con il grado di tenente pilota, in forza al cinquantesimo stormo caccia assalto, si guadagnò la medaglia d’argento al valor militare. Erwin Rommel gli concesse la croce di ferro di seconda classe. Mario Aimi, nonostante l’età avanzata, ricordava con grandissima lucidità gli avvenimenti bellici che lo videro protagonista, e provavava ancora grande commorzione ripensando ai tanti compagni caduti in battaglia sui cieli del nord Africa. Tra i vari episodi che ricordava c’era anche una manovra che gli salvò la vita dopo essere stato colpito: il suo aereo stava precipitando con ancora le bombe agganciate. Non poteva liberarsene perché si trovava al di sopra delle linee italiane e la velocità era troppo elevata per lanciarsi con il paracadute. Solamente a poche decine di metri dal suolo riuscì a raddrizzare l’aereo e ad atterrare sulla balbia che portava ad El Alamein. A Tobruch invece fu protagonista di tre azioni consecutive in un solo giorno. In occasione del terzo volo un colpo di contraerea gli portò via parte della fusoliera e il ruotino di coda. La sua abilità di pilota gli permise di rientrare al campo e atterrare senza troppi danni. I funerali di Mario Aimi si svolgeranno oggi alle 15 alla Casa Funeraria Terracielo in via Emilia Est. Alle 15,30 sarà celebrata una liturgia funebre alla chiesa di Saliceta San Giuliano.