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Pubblicato il 11/09/2014

NAPOLI COME L’AFGANSTAN


NAPOLI
La folla obbliga il comandante provinciale dei Carabinieri a togliersi il cappello.
“La colpa della morte del ragazzo di 17 anni è di Napoli”. Alla Zanzara, la trasmissione di Radio 24 condotta da Giuseppe Cruciani, si torna sul caso Davide Bifolco, questo dopo le pesanti affermazioni, ieri, del leghista Borghezio.

NAPOLI COME KABUL?
A dire la sua sul tema, questa volta, è il sociologo partenopeo – ordinario alla Sapieza di Roma – Domenico De Masi. La città è, parer suo, “un sistema in decomposizione, un malato terminale. Difficile pensare che una cosa del genere (l’episodio del Rione Traiano, ndR) possa capitare a Bergamo”.

“Stare a Napoli – prosegue l’autore del saggio, del ’71, La negazione urbana. Trasformazioni sociali e comportamento deviato a Napoli – è come andare in Afghanistan, è una guerra. Ci vai e sai quello che ti aspetta, bisogna attrezzarsi”.
“Se a governare ci fosse un triunvirato fatto da Churchill, Roosevelt e De Gaulle, ecco anche loro avrebbero difficoltà enormi – conclude – Poi ha avuto anche la scalogna di essere stata gestita in modo squinternato dall’attuale sindaco de Magistris

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