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Pubblicato il 26/04/2017

NAVIGAZIONE SATELITARE: ARRIVANO STRUMENTI PRECISI AL CENTIMETRO GRAZIE AGLI INGEGNERI DEL SISTEMA GALILEO

L’Unione Europea sta lanciando una nuova generazione della rete di sistemi di navigazione satellitare Galileo per affrontare la domanda prevista di 7 miliardi di apparecchi che entro il 2022 ne faranno uso. Laurent Lestarquit, José Ángel Ávila Rodríguez e la loro squadra, per il loro eccellente lavoro sono stati nominati finalisti allo European Inventor Award 2017 nella categoria ‘Ricerca’.

Il sistema che hanno messo a punto si basa di radiosegnalazione e assiste e lavora con il team della Signal Task Force del progetto Galileo.

I risultati saranno una elevata precisione e la interoperabilità con altri sistemi di navigazione satellitare.

«La tecnica di segnalamento sviluppata da Lestarquit e dai suoi collaboratori è un elemento importante di questo sistema di navigazione satellitare che pone anche nuovi livelli di accuratezza», ha detto il Presidente dello European Patent Office, Benoît Battistelli, annunciando i finalisti dello European Inventor Award 2017.

Al momento, la rete Galileo ha messo in orbita 18 dei 30 satelliti previsti, ma presto affiancherà le altre due reti globali di satelliti: l’americano Global Positioning System (GPS) e il russo GLObal Navigation Satellite System (GLONASS). La costellazione Galileo non ha le sue radici nel mondo militare. Essendo il sistema di navigazione satellitare più recente e più avanzato, Galileo metterà a disposizione una migliore accuratezza nel definire la posizione anche alle alte latitudini, un problema che limita l’utilizzo del GPS in settori come l’aviazione civile. Offrirà anche una funzione di ‘ricerca e salvataggio’ globale che permetterà al personale medico e di soccorso di localizzare meglio le persone in difficoltà e fornire più tempestivamente la loro assistenza. I satelliti di Galileo possono raccogliere segnali da radiofari di emergenza a bordo di navi e aerei e perfino indossati da persone, localizzandole accuratamente e comunicando le informazioni ai servizi di pronto intervento.

Notevoli benefici li avranno i settori del traffico navale, aereo e degli automezzi (logistica multimodale) l’agricoltura e la gestione degli spazi urbani per una pianificazione e un controllo delle città.

Il Signal team di Galileo ha mantenuto la interoperabilità con i segnali GPS, condividendo le stesse frequenze del GPS ma senza causare interferenze.
Per questo è stata inventata una nuova onda chiamata Composite Binary Offset Carrier (CBOC, portante composita a offset binario).
Il segnale CBOC viene trasmesso sulle stesse frequenze usate da GPS e GLONASS garantendo zero interferenze.

Precisione al centimetro

La precisione è stata fortemente implementata grazie ad una tecnica di modulazione chiamata Alternative Binary Offset Carrier (Alt-BOC), che fonde quattro tipi di segnali in un segnale più complesso. Due di questi segnali supportano i servizi aperti (OS) di Galileo, il canale gratuito, gli altri due supportano i servizi salvavita (‘Safety of life’), quali quelli richiesti nel trasporto aereo.

I ricevitori più moderni possono sfruttare la capacità a duplice-flusso per canale di Alt-BOC per ottenere una accuratezza fino al centimetro. E i ricevitori meno recenti possono usare uno dei segnali per localizzare un punto con una precisione non superiore al metro.

La rete di satelliti di posizionamento Galileo è proprietà dell’Unione Europea , sviluppato dalla ESA.

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