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Pubblicato il 08/03/2017

NOTIZIE DAI NOSTRI SOLDATI IN LIBANO

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LIBANO: PROVE DI  SINERGIA- ADDESTRAMENTO ALLA  INTEROPERABILITA’ FRA CONTINGENTE ITALIANO E CONTINGENTE FRANCESE

Shama (Libano) . La Task Force ITALBATT del contingente italiano di UNIFIL, su base Reggimento “Genova Cavalleria” (4°), ha completato un intenso ciclo addestrativo volto alla familiarizzazione con il contingente francese che costituisce la Force Commander Reserve (FCR), impiegata quale Unità di riserva alle dirette dipendenze del Force Commander e Capo della missione UNIFIL, il Generale irlandese Michael BEARY.L’addestramento ha visto il personale dei due contingenti svolgere insieme attività operative e addestrative, teoriche e pratiche, finalizzate all’interoperabilità, ossia la capacità di operare insieme per una comune conoscenza e standardizzazione delle procedure nell’ambito della cooperazione sul territorio libanese sotto egida ONU.I principali compiti assegnati ai contingenti dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite sono il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra il Libano e Israele, il supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF) e il sostegno alle istituzioni locali.

 

UNIFIL STIMOLA ED OSPITA UN INCONTRO TRA  ILEADER RELIGIOSI

Shama (Libano) – Nei giorni scorsi  a Shama, sede del quartier generale del Sector West di UNIFIL e del Contingente italiano in Libano, si è tenuto un summit interconfessionale che ha coinvolto le maggiori autorità religiose presenti nel sud del Libano.  Hanno aderito all’iniziativa italiana il Muftì sciita di Tiro, Hassan Abdullah, il Muftì sunnita, Medrar Al Habbal, l’arcivescovo greco cattolico, Michael Antoine Nakhle Abrass, e l’arcivescovo maronita, Nabil El Hage, che in un clima sereno e cordiale hanno affrontato svariati argomenti convenendo tutti sull’importanza del dialogo e della convivenza pacifica tra i diversi culti.L’incontro interreligioso, presieduto dal Comandante del Settore Ovest e del Contingente Nazionale, generale Ugo Cillo, ha sottolineato l’attenzione dei caschi blu italiani nei confronti di tutte le confessioni religiose presenti nell’area di responsabilità e confermato l’impegno a supporto della popolazione così come sancito dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.Le autorità intervenute hanno rivolto apprezzamento e gratitudine ai caschi blu italiani, per il contributo fornito al mantenimento della stabilità e della sicurezza.L’attuale missione in Libano è affidata alla Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” al suo quinto mandato nella terra dei cedri.

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