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Pubblicato il 04/11/2022

NOTIZIE DAI PARACADUTISTI DEL TRIVENETO : STAFFETTA DA NERVESA AD AQUILEIA PER ONORARE IL MILITE IGNOTO

nella foto in alto : a sinistra , Andrea Anzolin, uno degli staffettisti triveneti , rientrato da El Alamein il 23 Ottobre, dove il lancio -insieme ad altri 41 Paracadutisti- sulle postazioni della Folgore a Quota 105, al centro del Fronte.




PERCHE’ UNA STAFFETTA DA NERVESA AD AQUILEIA
Partirono da Aquileia le spoglie di 11 soldat1 senza nome, su un treno speciale che attraversò l’Italia per giungere a Roma, fino all’altare della Patria ed il 4 Novembre 1921 venne tumulato ad esempio e ricordo di tutti i caduti. Delle 11 spoglie, una partì da Nervesa, teatro di sanguinosi scontri. I Paracadutisti del Triveneto hanno voluto ripetere quel percorso in onore e ricordo del “loro” caduto e di quelli che a migliaia sacrificarono la loro vita durante la prima guerra mondiale.



La seconda edizione della ” Staffetta del Milite Ignoto ” si è conclusa il 3 di Novembre ad Aquileia. I paracadutisti del Triveneto hanno risposto numerosi. Hanno camminato da Nervesa ad Aquileia , per 110 chilometri, percorsi nel ricordo della quinta salma tra quelle prescelte per essere sottoposte al “cuore” di una mamma che non aveva visto tornare il Figlio.
I paracadutisti l’hanno simbolicamente rappresentata in due piccole urne, una con la terra dell’ Ossario di Nervesa e nell’ altra l’acqua del Piave.

COME VENNE DESIGNATO IL MILITE IGNOTO
Undici bare identiche per forma e per dimensioni, furono riunite nella basilica di Aquileia entro il 28 ottobre. Quel giorno, alle ore 11, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e di mutilati, di ex combattenti e di madri e di vedove di caduti fu designata la salma del Milite Ignoto da parte di una «madre di un caduto non riconosciuto ed in modo che la cassa prescelta non si sappia da quale zona del fronte provenga». Fu Maria Maddalena Blasizza di Gradisca d’Isonzo a scegliere la bara. Il figlio Antonio Bergamas, ebreo triestino, era maestro comunale; nel 1914 disertò dall’esercito austroungarico e passò in Italia dove si arruolò volontario sotto falso nome, raggiungendo il fronte nel giugno 1915. Cadde il 18 giugno 1916 a Marcesina e fu decorato con medaglia d’argento al valore militare; fu sepolto in un cimitero poi bombardato, rendendo impossibile il riconoscimento del defunto.

L’IMPEGNO DEL RICORDO DEI PARACADUTISTI

Durante il percorso gli staffettisti si sono soffermati ad onorare monumenti e cippi storici che ricordavano i Caduti. Lungo la strada ci sono state numerose attestazione di stima e approvazione da parte degli automobilisti che vedevano passare il Tricolore. L’ultima tratta è stata percorsa dall’intero gruppo. Prima una tappa davanti alla tomba della signora Maria Bergamas, poi in Cattedrale. Il sindaco di Aquileia ha ringraziato di aver tenuto fede alla promessa effettuata l’anno scorso.

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